Filt Cgil e Fit Cisl: “Reinternalizzazioni e controlli” per evitare altri casi Number One
Filt Cgil e Fit Cisl si sono dette molto preoccupate dal caso Number One, scoppiato ieri, e hanno indicato la loro soluzione per contrastare il ripetersi di situazioni simili nel settore della logistica. “Re-internalizzazione del lavoro e quindi l’eliminazione dell’appalto, oltre chiaramente alla implementazione di controlli sempre più stringenti da parte degli enti preposti” è […]
Filt Cgil e Fit Cisl si sono dette molto preoccupate dal caso Number One, scoppiato ieri, e hanno indicato la loro soluzione per contrastare il ripetersi di situazioni simili nel settore della logistica.
“Re-internalizzazione del lavoro e quindi l’eliminazione dell’appalto, oltre chiaramente alla implementazione di controlli sempre più stringenti da parte degli enti preposti” è la ricetta proposta dalle due organizzazioni territoriali dei lavoratori.
In una nota Filt Cgil e Fit Cisl Parma hanno anche ricordato la vicenda che due anni fa “coinvolse la storica cooperativa di Parma Primo Taddei”, socia di minoranza di Number One Logistics Group Spa nonché ora destinataria (insieme a questa e ad altre 4 realtà) di alcuni dei provvedimenti di cui si saputo ieri, incluso un sequestro preventivo per 3,164 milioni di euro.
Il riferimento è a un analogo provvedimento che era stato disposto nel 2020 a carico di due entità legate alla stessa coop, che si era tradotto nel sequestro preventivo di immobili, quote societarie e conti corrente per 11 milioni di euro. La Procura di Parma sosteneva che le due società avessero omesso il pagamento di imposte per oltre 12 milioni di euro a seguito di un comportamento doloso dei rappresentanti legali. In una nota diffusasuccessivamente, la cooperativa aveva dichiarato che gli importi contestati si riferivano a “imposte regolarmente dichiarate al fisco ed iscritte nei nostri bilanci pubblici” e aveva evidenziato come il pagamento stesse avvenendo in forma rateale, seguendo un piano concesso dall’Agenzia delle Entrate.
In seguito la cooperativa avave richiesto e ottenuto l’ammissione alla procedura del concordato preventivo.
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