Sangritana cerca un socio di minoranza per potenziare il cargo
Sangritana è alla ricerca di un socio privato ‘industriale’ di minoranza con il quale avviare l’espansione della sua business unit cargo e che assicuri anche il suo ritorno in bonis. Interamente controllata da Tua (a sua volta al 100% della Regione Abruzzo), la società a questo scopo ha avviato una indagine di mercato “non vincolante, […]
Sangritana è alla ricerca di un socio privato ‘industriale’ di minoranza con il quale avviare l’espansione della sua business unit cargo e che assicuri anche il suo ritorno in bonis.
Interamente controllata da Tua (a sua volta al 100% della Regione Abruzzo), la società a questo scopo ha avviato una indagine di mercato “non vincolante, volta ad accertare se vi siano operatori economici interessati […] tramite la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato e inscindibile”. La scadenza è fissata al prossimo 6 luglio.
Considerato che il business del trasporto merci “si colloca in un contesto di mercato ad elevata competitività, caratterizzato da player specialisti e di rilevante dimensione in cui sono richieste nuove competenze ed imprescindibili investimenti per mantenere la competitività”, Sangritana ha fissato alcune delle caratteristiche che dovrà avere il suo futuro partner. Tra queste, un patrimonio netto di almeno 4,5 milioni di euro, la presenza di almeno una sede operativa in Italia, l’avere conseguito un fatturato annuo di almeno 14 milioni di euro nel settore del trasporto merci su rotaia. Come detto, il nuovo socio dovrà però inoltre permettere il risanamento delle perdite pregresse e suo ritorno in bonis della Sangritana, nonché il recupero della TUA del credito riveniente dalle partite intercompany.
L’ultimo bilancio disponibile – quello relativo al 2020, anno in cui ha assunto la “gestione diretta della committenza e la contrattualizzazione di nuove commesse” in merito al trasporto merci – evidenzia per la società una perdita d’esercizio di 296.581 euro, a fronte di un valore della produzione di circa 9,9 milioni di euro. Il business del trasporto merci su ferro ha generato ricavi per 7,615 milioni di euro, con una crescita del 90% di quelli derivanti dal business cargo, mentre quote minori sono arrivate dalle attività di trasporto persone su gomma e di agenzia viaggi.
Lo sviluppo delle attività, che nel complesso hanno portato a una crescita del volume d’affari del 55% nel triennio 2019-2021, hanno peraltro parallelamente portato la Sangritana a potenziare il suo parco mezzi. Nei giorni scorsi la società ha annunciato di avere firmato contratti per l’acquisizione di due locomotori elettrici e di uno diesel-elettrico, grazie a un accordo di finanziamento sottoscritto con Iccrea Banca – Bcc. Il valore dell’investimento, ha spiegato Alberto Amoroso, presidente di Sangritana, “si avvicina alla cifra di 10 milioni di euro”.
F.M.
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