La Germania temporeggia sulla cessione di Db Schenker
La cessione di Db Schenker da parte di Deutsche Bahn resta sul tavolo ma al momento è in stand by. E’ questo in sintesi quanto scoperto da Bloomberg rispetto al dossier, che ciclicamente torna di attualità considerato l’andamento redditizio del business della controllata delle ferrovie tedesche, a fronte di quello in perdita nel suo insieme […]
La cessione di Db Schenker da parte di Deutsche Bahn resta sul tavolo ma al momento è in stand by. E’ questo in sintesi quanto scoperto da Bloomberg rispetto al dossier, che ciclicamente torna di attualità considerato l’andamento redditizio del business della controllata delle ferrovie tedesche, a fronte di quello in perdita nel suo insieme del gruppo di cui fa parte. L’ultima volta l’argomento era stato risollevato era lo scorso febbraio, un paio di mesi cioè dopo l’entrata in carica in Germania del nuovo governo Scholz, passaggio considerato da molti osservatori come necessario per far ripartire i preparativi per la vendita.
Nonostante alcune mosse preliminari con advisor legali e finanziari paiono effettivamente essere state compiute, l’iter però come detto si è nuovamente arrestato, tanto che il gruppo Db, riporta sempre Bloomberg, avrebbe approvato l’avvio di alcuni investimenti per la sua controllata. Tra questi potrebbe rientrare anche l’acquisizione per circa 435 milioni di dollari della società di trasporti e logistica statunitense Usa Truck, attiva in particolare in Nord America nei trasporti su strada. “Nessuna decisione e nessuna situazione diversa, di fatto” è stato invece il commento rilasciato ufficialmente dalle ferrovie tedesche.
Secondo un retroscena pubblicato da CargoForwarder, la messa in stand by dell’operazione sarebbe avvenuta dopo l’ennesimo ritorno di fiamma sul tema avvenuto solo pochi giorni fa e sarebbe il risultato di uno confronto-scontro in atto tra le forze politiche e sociali tedesche. In particolare lo stop andrebbe letto come una vittoria del sindacato dei trasporti Evg, dei verdi e dei socialdemocratici che anche in passato avevano mostrato dubbi sulla cessione.
L’operazione, secondo l’agenzia di stampa, avrebbe sempre un valore stimato di circa 20 miliardi di euro (il doppio della valutazione emersa un anno prima, quando ancora la cessione di Db Schenker era tornata tema di analisi dopo tempo), mentre rispetto ai suoi contorni erano emerse diverse possibilità, dalla vendita del 100%, di una quota di maggioranza, di minoranza o la presentazione di una Ipo. Quanto ai possibili acquirenti, nei mesi scorsi erano usciti tra i nomi degli interessati quelli di Dsv, Deutsche Post (casa madre di Dhl), nonché Kuehne Nagel, nonché di società di investimenti quali Carlyle Group Inc. e Cvc Capital Partners, Advent International, Bain Capital e Blackstone Inc.
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