Maersk prova a ridurre il transit time dall’Asia all’Italia con un servizio feeder
Maersk, tra i principali operatori del trasporto via mare di container, ha annunciato l’avvio di un nuovo collegamento che secondo le sue intenzioni permetterà di ridurre, di un tempo compreso tra i 5 e i 22 giorni, i transit time delle spedizioni tra Asia e nord Italia. Il servizio, di cui si era iniziato a […]
Maersk, tra i principali operatori del trasporto via mare di container, ha annunciato l’avvio di un nuovo collegamento che secondo le sue intenzioni permetterà di ridurre, di un tempo compreso tra i 5 e i 22 giorni, i transit time delle spedizioni tra Asia e nord Italia.
Il servizio, di cui si era iniziato a parlare qualche giorno fa, opererà come ‘pendolo’ tra Port Said, precisamente dal Suez Canal Container Terminal allo sbocco settentrionale del canale, e il terminal Vado Gateway, di Vado Ligure, operando con navi da 3.000 Teu di capacità.
Nel dettaglio, la prima partenza è prevista dal porto egiziano il prossimo 8 luglio mentre l’arrivo nello scalo ligure è in programma il 14 dello stesso mese.
Come detto, secondo il gruppo danese, il suo lancio permetterà di abbattere il tempo di transito delle spedizioni in arrivo dall’Asia di un intervallo compreso tra i 5 e i 22 giorni, a seconda del porto di partenza iniziale (quello sudcoreano di Busan o quelli cinesi di Shanghai, Ningbo, Yantian, Shekou o Xingang), con
“In un contesto sempre più imprevedibile, i nostri clienti chiedono catene di approvvigionamento più affidabili e agili, ed è esattamente ciò che offrirà il nuovo servizio” ha commentato al riguardo Leah Offutt, Direttore generale di Maersk per l’area Centro Sud Europa, evidenziando inoltre come le soluzioni complete per trasporto marittimo/ferroviario/stradale del gruppo “ridurranno notevolmente i tempi di transito tra l’Asia e le località dell’Italia settentrionale, la seconda località dell’Ue più importante, dietro la Germania, per la produzione industriale e al terzo posto nelle esportazioni di merci, appena dietro la Francia”.
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