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Maserati sperimenta il porto di Civitavecchia come scalo per l’export verso l’Asia
Un nuovo importante traffico automotive sembra essere in vista per il porto di Civitavecchia. Secondo quanto reso noto dalla stessa port authority sono infatti partite dalla banchina 26 le prime 120 auto sportive Maserati prodotte negli impianti di Cassino (Frosinone) e dirette in Oriente (Cina, Giappone e Australia le principali destinazioni). “La prestigiosa casa automobilistica […]
Un nuovo importante traffico automotive sembra essere in vista per il porto di Civitavecchia. Secondo quanto reso noto dalla stessa port authority sono infatti partite dalla banchina 26 le prime 120 auto sportive Maserati prodotte negli impianti di Cassino (Frosinone) e dirette in Oriente (Cina, Giappone e Australia le principali destinazioni). “La prestigiosa casa automobilistica si è resa disponibile a verificare la possibilità di scegliere Civitavecchia come hub portuale di riferimento, partendo con una spedizione di prova, in vista della conclusione definitiva dell’accordo” si legge in una nota.
La trattativa è stata condotta dal presidente dell’agenzia Ant. Bellettieri& Co., Fabrizio Poggi, con il supporto di Cilp come impresa portuale, mentre la compagnia armatoriale è la giapponese Nyk Line.
“Ci sono tutte le condizioni perché il porto acquisisca questo nuovo traffico, grazie al lavoro svolto dal presidente Poggi e dal suo gruppo. Nyk Line conosce e scala già il nostro porto, sia per Stellantis che per il traffico di macchinari speciali. Ora che Maserati ha spostato nel Lazio la produzione, questo traffico sarebbe la definitiva consacrazione del porto di Civitavecchia come hub di Nyk sul Tirreno: per noi sarebbe un grande risultato, in termini economici e di immagine, così come per tutte le imprese della filiera” ha commentato il presidente dell’Adsp laziale, Pino Musolino. “E’ un primo passo anche grazie al lavoro da noi svolto nella promozione del porto e come stimolo nei confronti delle imprese portuali ad andare a cercare ulteriori traffici. E’ evidente che la realizzazione dell’ultimo miglio ferroviario costituirà un ulteriore fattore di attrattività per questa tipologia di traffico e per tutto il porto”.