Hupac incrementa i treni con l’Italia ma la Germania dà precedenza al carbone su ferro
A partire dal 5 settembre aumenterà l’offerta di servizi intermodali tra Italia e Germania a cura di Hupac. L’operatore intermodale ha infatti annunciato il prossimo incremento di frequenza delle linee Duisburg Hohenbudberg – Pordenone (da 3 a 6 rotazioni a settimana) e Ludwigshafen – Novara (da 5 a 6), su cui possono viaggiare unità con […]
A partire dal 5 settembre aumenterà l’offerta di servizi intermodali tra Italia e Germania a cura di Hupac. L’operatore intermodale ha infatti annunciato il prossimo incremento di frequenza delle linee Duisburg Hohenbudberg – Pordenone (da 3 a 6 rotazioni a settimana) e Ludwigshafen – Novara (da 5 a 6), su cui possono viaggiare unità con profilo P400 così come merci Adr e Rid.
La notizia arriva contemporaneamente alla comunicazione con cui il governo tedesco ha spiegato di avere varato una ordinanza, che resterà in vigore per sei mesi, che fissa come prioritario il trasporto di carbone, di altri prodotti energetici ma anche di trasformatori di grandi dimensioni sulla rete ferroviaria del paese come misura per garantire gli approvvigionamenti a centrali e raffinerie e quindi la produzione di energia.
Più nel dettaglio, l’atto (consultabile qui) individua già una lunga lista tracce interessate, che rappresenteranno dei “corridoi ferroviari energetici”. La nota dell’esecutivo spiega inoltre che Db Netz, ovvero la controllata delle ferrovie tedesche Deutsche Bahn che si occupa dell’infrastruttura di rete, sta adeguando le condizioni di utilizzo del network già nel breve termine. “E’ importante” creare uno schema chiaro “prima che il fabbisogno energetico e quindi la domanda di trasporto di energia aumenti in autunno e in inverno”, si legge ancora nella nota.
Il comunicato chiarisce anche che le eventuali variazioni dovranno essere introdotte cercando di arrecare il minor disturbo possibile ai traffici di altre merci nonché a quello passeggeri.
La decisione del Governo tedesco, ammette lo stesso esecutivo, è stata presa anche guardando ai problemi di navigabilità del Reno causati dalla siccità e al conseguente sovrautilizzo della rete ferroviaria, a oggi già satura. Sul fiume negli ultimi giorni tuttavia la situazione sembra essere migliorata e anche le previsioni indicano come probabile un ulteriore innalzamento del livello dell’acqua nei prossimi giorni.
F.M.
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