Attivo il fast corridor doganale tra Gioia Tauro e l’interporto di Bologna
Il fast corridor doganale ferroviario ‘firmato Msc’ tra il porto di Gioia Tauro e l’interporto di Bologna (nello scalo gestito da Terminali Italia) è ora realtà. L’annuncio ufficiale dell’avvio del servizio, la cui attivazione era stata anticipata da SHIPPING ITALY nelle scorse settimane, è arrivato dalla Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e […]
Il fast corridor doganale ferroviario ‘firmato Msc’ tra il porto di Gioia Tauro e l’interporto di Bologna (nello scalo gestito da Terminali Italia) è ora realtà.
L’annuncio ufficiale dell’avvio del servizio, la cui attivazione era stata anticipata da SHIPPING ITALY nelle scorse settimane, è arrivato dalla Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio che attraverso il suo presidente Andrea Agostinelli ha espresso grande soddisfazione per l’attenzione che l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha riservato allo scalo. L’authority he sottolineato in particolare che quello che collega Gioia Tauro a Bologna è un servizio particolarmente rilevante, sia perché si tratta dal primo fast corridor che interessa un porto del Mezzogiorno sia perché è il più lungo finora mai attivato.
L’annuncio ricorda poi che, grazie al ‘corridoio digitale veloce’ si avrà la possibilità di trasferire la merce di origine extra Ue, in entrata in Italia attraverso il porto di Gioia Tauro, direttamente nell’hub intermodale di Bologna dove saranno effettuare le pratiche di sdoganamento. Saranno, così, evitati eventuali ritardi causati da colli di bottiglia generati dalla congestione delle banchine portuali o delle procedure doganali.
Federico Pittaluga, amministratore delegato di Medlog Italia e dell’impresa ferroviaria Medway Italia (entrambe controllate da Msc), ha preannunciato al Sole24Ore che entro fine anno il gruppo prevede “di effettuare 600 treni da Gioia Tauro, movimentando complessivamente via ferro circa 26mila Teu. L’obiettivo del 2023 è salire a circa mille treni, ampliando così il ruolo dello scalo calabrese da piattaforma di transhipment a porto di arrivo e partenza caratterizzato da potenzialità di sviluppo logistico molto importanti”.
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