Cordifin si è aggiudicata un’area logistica da 200 mila metri quadri all’Interporto di Verona
Cordifin, holding che fa capo alla famiglia Cordioli attiva nel settore dell’alluminio, zinco e rame, ha appena completato l’acquisizione di un’area logistica da 200 mila metri quadri, di cui 20 mila occupati da depositi frigoriferi e 45 mila da magazzini coperti, raccordati a un terminal ferroviario con 11 binari, posta alle porte di Verona, situata […]
Cordifin, holding che fa capo alla famiglia Cordioli attiva nel settore dell’alluminio, zinco e rame, ha appena completato l’acquisizione di un’area logistica da 200 mila metri quadri, di cui 20 mila occupati da depositi frigoriferi e 45 mila da magazzini coperti, raccordati a un terminal ferroviario con 11 binari, posta alle porte di Verona, situata all’interno del cosiddetto Interporto Quadrante Europa.
Nel dettaglio, Cordifin ha comprato per 26,5 milioni di euro l’Immobiliare Magazzini srl, sinora interamente di proprietà dell’Ente Autonomo Magazzini Generali di Verona, a sua volta controllato da Comune, Provincia e Camera di Commercio di Verona. L’operazione arriva a seguito della vittoria da parte di Cordifin lo scorso giugno del bando di gara pubblica con una base d’asta di 21 milioni e che prevedeva il rispetto di una serie di vincoli posti dai soci pubblici, tra i quali la salvaguardia dei servizi presenti nell’area, tra cui gli Uffici delle Dogane di Verona e dei Monopoli del Veneto e soprattutto la destinazione logistica (si veda qui il comunicato stampa del Comune di Verona). Dal 2004, infatti, la gestione delle attività logistiche nell’area è in mano al gruppo svizzero Hangartner, specializzato nella logistica, che ha preso in locazione gli immobili e i terreni di proprietà di Immobiliare Magazzini. Hangartner a sua volta fa capo a DB Schenker, divisione di trasporti e logistica del gruppo tedesco Deutsche Bahn.
Il sindaco di Verona, Federico Sboarina, in conferenza stampa lo scorso giugno aveva sottolineato: “I tre soci incassano 26 milioni e mezzo. Ricordo che due gare erano andate deserte, ed era arrivata fuori tempo una offerta di 18 milioni. Nel frattempo abbiamo incassato i canoni di locazione”.
Si conclude così una vicenda che si trascinava dal 1997. Nella storia più recente, l’Ente Autonomo Magazzini Generali era stato protagonista di due bandi di vendita andati deserti, rispettivamente nel marzo e nell’ottobre 2017. Per questo la proprietà aveva deciso di rivalutare l’operazione in attesa di tempi migliori. Negli anni successivi, era stato pubblicato un avviso per manifestazione d’interesse non vincolante che aveva ottenuto nove proposte. A quel punto, a febbraio 2021, i soci hanno messo a bando la vendita del compendio per la totalità delle quote della Immobiliare Magazzini. Le tre proposte giunte sono state ammesse al successivo rilancio. Alla fine i soggetti che hanno formulato una seconda proposta sono stati due: uno per 24,165 milioni e l’altro, Cordifin, appunto per 26,5 milioni. L’altro partecipante ha presentato poi ricorso che è stato però respinto dal Tar.
L’acquisizione da parte di Cordifin è stata finanziata per 21 milioni di euro da Illimity bank.