Maersk rallenterà le navi per contenere i costi di carburante
Dopo averle fatte andare a tutta velocità durante la pandemia per tenere il passo con la domanda, Maersk inizierà a rallentare la velocità delle sue navi con l’obiettivo anche di risparmiare carburante. Lo ha svelato il suo amministratore delegato Soren Skou in una intervista a Reuters, motivando la decisione con la domanda stagnante (se non […]
Dopo averle fatte andare a tutta velocità durante la pandemia per tenere il passo con la domanda, Maersk inizierà a rallentare la velocità delle sue navi con l’obiettivo anche di risparmiare carburante.
Lo ha svelato il suo amministratore delegato Soren Skou in una intervista a Reuters, motivando la decisione con la domanda stagnante (se non in calo) con cui si chiuderà il 2022, a causa principalmente dei minori acquisti messi a segno dai consumatori statunitensi e delle incertezze create dalla guerra in Ucraina. In particolare Skou ha detto di aspettarsi solo una “modesta” crescita degli scambi in occasione delle festività natalizie, con volumi inferiori a quelli tipici di questa stagione.
Più precisamente, rispetto alla velocità delle sue portacontainer, il vertice della compagnia danese ha parlato più che di un rallentamento, di un ritorno alla normalità.
“Le nostre navi hanno fatto tutto il possibile per recuperare il maggior numero di ritardi possibile” ha detto Skou. Una affermazione che continuare a trovare riscontro nelle rilevazioni della società di analisi Sea-Intelligence rispetto alla reliabilty (ovvero la puntualità) delle portacontainer nei porti, che costantemente collocano Maersk ai vertici della sua classifica quale vettore più affidabile. “Ma man mano che le cose si normalizzano, dovremmo aspettarci che le navi scendano alle normali velocità di crociera. Questo è davvero importante per la nostra efficienza [in termini di consumo] di carburante”, ha concluso Skou.
Riguardo alle altre criticità del trasporto via mare di container, il numero uno di Maersk ha aggiunto di vedere ancora difficoltà in alcune regioni, in particolare attesa fuori dai porti per le navi, carenza di manodopera anche per via di scioperi, in particolare in Europa, evidenziando però che la situazione, pur non del tutto normalizzata “sta però visibilmente migliorando”.
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