Logistica ‘asset class’ immobiliare più vivace anche nel terzo trimestre 2022
Si è chiuso con volumi record il terzo trimestre dell’immobiliare logistico italiano, e lo stesso farà probabilmente l’intero 2022, mentre per i mesi successivi c’è il rischio di un calo della domanda. A dirlo è l’ultimo report di Savills, secondo il quale il settore nel periodo appena concluso è stato il secondo per volumi di […]
Si è chiuso con volumi record il terzo trimestre dell’immobiliare logistico italiano, e lo stesso farà probabilmente l’intero 2022, mentre per i mesi successivi c’è il rischio di un calo della domanda.
A dirlo è l’ultimo report di Savills, secondo il quale il settore nel periodo appena concluso è stato il secondo per volumi di investimento (28% del totale) dopo gli uffici. A certificare la piena espansione dell’immobiliare logistico anche il fatto che nei primi 9 mesi dell’anno gli investimenti siano stati del 67% superiori a quelli dello stesso periodo del 2021.
La maggior parte di questi si è concentrata al nord (75% dei volumi), con Verona e Milano quali principali destinazioni (45% dei volumi senza considerare gli asset in portafogli misti) e 29 operazioni. Un’operazione relativa ad un portafoglio di 32 asset, ha trainato i volumi nel terzo trimestre 2022. Complessivamente la ‘asset class’ logistica è stata la più dinamica, con 57 operazioni, di cui 14 relative a portafogli. Preponderante la quota di capitali stranieri, l’83% del totale.
Secondo l’analisi di Savills, anche il mercato delle locazioni ha segnato un forte aumento nel trimestre (circa 600.000 mq affittati, +34% sullo stesso periodo del 2021), portando l’assorbimento totale da inizio anno a oltre 2 milioni di mq (ovvero il 15% in più rispetto ai primi 9 mesi del 2021, dato record di sempre). Le operazioni di locazione registrate sono state 119 (di cui 34 chiuse nell’ultimo trimestre), perlopiù a favore di 3PL (oltre la metà del totale).
Per le locazioni il mercato più interessante è stato quello del Nord. In particolare il cluster Pavia-Piacenza è stato il più richiesto (26%), mentre Milano e Roma insieme hanno ‘pesato’ per oltre 650.000 mq, ma diventano appetibili i cluster emergenti (nell’insieme il 24% del totale), in particolare Bergamo-Brescia e Parma-Reggio Emilia.
In salita anche i canoni, che nel trimestre a Milano e Roma hanno raggiunto hanno raggiunto il livello più alto degli ultimi 10 anni (60 €/mq/a) e potrebbero salire ulteriormente nei prossimi tre mesi.
Commentando i risultati Carlo Walder, responsabile dell’area Industrial & Logistics di Savills, ha parlato di un mercato con “caratteristiche resilienti: la carenza di prodotto innovativo e il volume record registrato nel mercato dell’affitto, spingono al rialzo i canoni e sostengono gli investimenti”. Anche se la chiusura del 2022 si prospetta da record, le incertezze potrebbeero però portare la domanda degli investitori a nei prossimi mesi.
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