Animp: il futuro sorride alla logistica dell’impiantistica ma resta il nodo degli extracosti
La transizione energetica scatenerà enormi investimenti in impiantistica, promettendo anche al mercato italiano del settore (e di conseguenza alla logistica necessaria per ‘metterlo in movimento’) un futuro roseo. All’orizzonte restano però anche alcune forti incertezze, legate in questo momento soprattutto ai costi in aumento. Il tema è stato affrontato durante il convegno annuale della sezione […]
La transizione energetica scatenerà enormi investimenti in impiantistica, promettendo anche al mercato italiano del settore (e di conseguenza alla logistica necessaria per ‘metterlo in movimento’) un futuro roseo. All’orizzonte restano però anche alcune forti incertezze, legate in questo momento soprattutto ai costi in aumento. Il tema è stato affrontato durante il convegno annuale della sezione componentistica d’impianto di Animp (Associazione Nazionale Impiantistica Industriale) presieduta da Marco Pepori.
Diverse le aziende intervenute durante la tavola rotonda – Tecnimont, Tenaris, Baker Hughes, Saipem e Techip, tra le altre – le quali per voce dei rispettivi rappresentanti aziendali hanno descritto le contromisure approntate per affrontare in particolare gli extracosti, ad esempio l’avvio di acquisti coordinati a livello di gruppo o l’introduzione di indici che permettano di condividere maggiormente con i committenti l’impatto degli aumenti.
Le tendenze relative alla fase logistica sono state in particolare al centro di un intervento a cura di Giacomo Franchini, direttore di SupplHi, che ha parlato della crescita di incidenza dei relativi costi, la quale “pesa per un 5-10% sul costo di un componente (ad esempio una scambiatore di calore)” ma nell’ultimo periodo è salita dal 10% al 30%. Continua a leggere su SHIPPING ITALY
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