Il Mims stabilisce i criteri per chiedere sostegni per AdBlue
Buone notizie per le aziende dell’autotrasporto che hanno investito in mezzi di nuova generazione o alimentati a Gnl. La Direzione Generale per la Sicurezza stradale e l’Autotrasporto del Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili ha infatti approvato il decreto che stabilisce i criteri per l’erogazione dei contributi per l’acquisto di AdBlue, additivo utilizzato insieme […]
Buone notizie per le aziende dell’autotrasporto che hanno investito in mezzi di nuova generazione o alimentati a Gnl.
La Direzione Generale per la Sicurezza stradale e l’Autotrasporto del Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili ha infatti approvato il decreto che stabilisce i criteri per l’erogazione dei contributi per l’acquisto di AdBlue, additivo utilizzato insieme al diesel nei motori dei mezzi Euro5 ed Euro6 per abbattere le emissioni di ossido di azoto e Nox, definiti dal decreto-legge 1 marzo 2022 n. 17, (convertito con legge 27 aprile 2022, n. 34).
Lo stanziamento, che per l’anno in corso è di 29,6 milioni di euro, potrà essere erogato sotto forma di credito di imposta nella misura del 15% sostenuto per l’acquisto del componente, al netto dell’Iva, agli iscritti all’Albo nazionale degli autotrasportatori e al Registro elettronico nazionale per l’anno 2022 al momento della presentazione della domanda. Il tetto massimo per azienda sarà di 500mila euro per credito di imposta. Le istanze dovranno essere presentate sulla piattaforma informatica allestita dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli a partire dal 4 novembre, fino al successivo 29 novembre. N
el frattempo una notizia positiva per il settore arriva anche da Bruxelles.
La Commissione Europea ha infatti dato il suo benestare al supporto da 25 milioni di euro definito dal governo a sostegno delle imprese che hanno invetsito in mezzi alimentati a Gnl, per costi sostenuti per l’acquisto del carburante tra il 1 febbraio e il 31 dicembre di quest’anno. La misura si sostanzierà in un credito d’imposta pari al 20% delle spese sostenute, al netto dell’Iva. Secondo le stime delle autorità italiane, saranno circa 350 le aziende che beneficeranno del contributo.
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