Cala la domanda di trasporto e le navi tornano in disarmo
Il numero di portacontainer poste in disarmo da parte delle relative compagnie, nel tentativo di frenare rapidamente il crollo dei noli, sta crescendo, pur rimanendo molto al di sotto del massimo storico raggiunto durante le fasi più acute della pandemia. Secondo gli analisti di Alphaliner (che inserisce nei suoi calcoli le navi commercialmente inattive da […]
Il numero di portacontainer poste in disarmo da parte delle relative compagnie, nel tentativo di frenare rapidamente il crollo dei noli, sta crescendo, pur rimanendo molto al di sotto del massimo storico raggiunto durante le fasi più acute della pandemia.
Secondo gli analisti di Alphaliner (che inserisce nei suoi calcoli le navi commercialmente inattive da almeno 14 giorni), alla data del 24 ottobre le unità a riposo erano infatti 284, per una capacità totale di stiva pari a 1,2 milioni di Teu, ovvero il 4,6% di quella globale, in aumento dunque sul 4,1% dello scorso 10 ottobre. Per porre questi dati in prospettiva si può ricordare che nel giugno 2020 erano inattive navi per il 12% della capacità globale, mentre nel febbraio 2020, quando la domanda di trasporto era ai suoi massimi, erano ferme 154 unità, per una stiva di 442mila Teu pari all’1,8% del totale.
Il disarmo delle navi è una mossa che le grandi compagnie di trasporto container stanno avviando insieme all’introduzione di blank sailing per cercare di fermare il crollo dei noli, proseguito secondo Drewry anche nell’ultima settimana con un calo medio del 3% (a 3.049 dollari per container da 40 piedi). Per ciò che riguarda il trade Cina – Italia la tariffa è scesa a 4.087 dollari, anche in questo caso registrando una diminuzione del 3% rispetto alla settimana scorsa. La società di analisi ha aggiunto di aspettarsi che il declino continui, anche se a un ritmo più lento, anche nel futuro prossimo.
Nel frattempo, sulle tendenze in atto nel trasporto container si è espressa anche una delle voci più autorevoli del settore, quella dell’amministratore delegato di Maersk Soren Skou, che commentando l’ultima trimestrale del gruppo ha descritto uno scenario con “molte nuvole scure all’orizzonte”. Riguardo in particolare l’andamento al ribasso dei noli e le relative azioni correttive, Skou ha spiegato come sia chiaro che questi abbiano ormai da tempo raggiunto il picco e che la situazione si stia normalizzando. “Se la domanda crolla – ha aggiunto – allora rimuoveremo capacità nella stessa percentuale”.
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