Effetto pandemia: in aumento corrieri (+7,2%) e operatori del trasporto combinato (+9,7%) in Italia nel 2020
Milano – Tra i molti effetti della pandemia da Covid-19 in Italia c’è quello di avere modificato la struttura del settore logistico variandone la composizione (oltre che naturalmente il fatturato complessivo). La crescita dell’e-commerce osservata nel 2020 – ha mostrato la ricerca 2022 dell’Osservatorio Contract Logistics Gino Marchet del Politecnico di Milano – ha dato […]
Milano – Tra i molti effetti della pandemia da Covid-19 in Italia c’è quello di avere modificato la struttura del settore logistico variandone la composizione (oltre che naturalmente il fatturato complessivo). La crescita dell’e-commerce osservata nel 2020 – ha mostrato la ricerca 2022 dell’Osservatorio Contract Logistics Gino Marchet del Politecnico di Milano – ha dato già durante lo stesso anno slancio alla categoria dei corrieri, con un aumento del 7,2% rispetto all’anno prima delle realtà attive (8.348, +557) e degli operatori del trasporto combinato, per il quali si è registrato un +9,7% (per un totale di 1.715 aziende, +152). Parallelamente si è osservato un lieve calo, nello stesso anno, del numero di operatori logistici attivi a livello nazionale (-0,9%, per 10.886 realtà, -103).
Come rilevato nelle precedenti edizioni dello studio, per il 2020 il settore ha tenuto dal punto di vista economico, perdendo in ricavi solo l’1,9% e fermandosi quindi a 85,352 miliardi di euro. Guardando ora più nel dettaglio questo dato, si osserva che il calo maggiore sia stato quello vissuto dagli operatori di interporti e terminal intermodali (-17,9%, per 522 milioni), mentre siano riusciti a contenere meglio le perdite gli autotrasportatori (-3,9%, 40,775 miliardi), i gestori di magazzino (-3,1%, 7,947 miliardi) e ancora di più gli operatori delle spedizioni internazionali (-2,6%, 15,156 miliardi).
Nel complesso, ha riscontrato l’indagine, nel 2020 il numero di aziende attive nel settore ha avuto un nuovo calo (del 2,4%), in linea con il trend che si osserva dal 2010 e che ha vissuto due momenti in controtendenza (ovvero di crescita) solo negli anni 2016 e 2017.
F.M.
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