Amazon Italia Transport in vetta al mercato italiano consegna pacchi (18,6%)
Si è compiuta nel corso del terzo trimestre del 2022 la scalata di Amazon Italia Transport al mercato italiano della consegna pacchi. La società, che fino a tre mesi prima era ai vertici della classifica ma ex aequo con Brt (entrambe con una quota del 18,1%), è riuscita infatti nell’impresa di distanziare la rivale, arrivando […]
Si è compiuta nel corso del terzo trimestre del 2022 la scalata di Amazon Italia Transport al mercato italiano della consegna pacchi. La società, che fino a tre mesi prima era ai vertici della classifica ma ex aequo con Brt (entrambe con una quota del 18,1%), è riuscita infatti nell’impresa di distanziare la rivale, arrivando a detenere una quota di mercato pari al 18,6%, ovvero di 1,5 punti percentuali in più rispetto alla fine del settembre 2021. Al secondo posto si è collocata la stessa Brt con il 17,8%, quota comunque in crescita (di 0,2 p.p. rispetto all’identico periodo). L’elenco prosegue con Poste Italiane (15,9%, in calo di 1,6 p.p.), Dhl (13,4%, + 0,6 p.p.), Gls (12,9%, -0,2 p.p.), Ups (12,8%, -1,3 p.p.), Tnt-Fedex (8,5%, +0,7%). I dati sono riportati nell’ultimo report dell’Osservatorio sulle comunicazioni dell’Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni).
Nell’insieme, nei primi 9 mesi dello scorso anno il comparto risulta aver incrementato i ricavi del 3,6%, portandosi a 4,379 miliardi di euro. Più nel dettaglio, sono cresciute del 3,1% le consegne nazionali (3,032 miliardi) e del 4,9% quelle internazionali (1,347 miliardi). Anche guardando ai volumi si nota un incremento, benché più contenuto, ovvero pari al +1,7% nel periodo, per un totale di 685 milioni di consegne gestite. In particolare quelle relative a spedizioni nazionali sono aumentate dell’1,5% (a 598 milioni di invii), mentre quelle internazionali hanno ottenuto un +2,4% raggiungendo gli 88 milioni.
Passando infine alla analisi dei ricavi unitari delle consegne pacchi, il report Agcom mostra come la media tenuta negli ultimi 12 mesi sia pari a 6,47 euro per pacco (+3,6%), un dato che conferma l’inversione di tendenza (e quindi il recupero) rispetto al trend calante degli ultimi anni già riscontrata tre mesi fa, pur attestandosi su un livello inferiore rispetto alla rilevazione precedente. Più precisamente risultano in aumento sia gli importi ricavati dalle consegne nazionali (5,16 euro, +2,9%) e internazionali (15,37 euro, +2,6%).
F.M.