“I tagli occupazionali di Amazon non riguarderanno l’Italia”
Il taglio di personale deciso da Amazon – 18mila posti di lavoro in meno su un totale di 1,5 milioni di dipendenti a livello globale – sta per entrare nel vivo, ma non toccherà l’Italia. Lo riferisce Reuters, sulla base di alcune dichiarazioni rese da Fit-Cisl, Filt-Cgil e Uiltrasporti alla fine di una video-riunione che […]
Il taglio di personale deciso da Amazon – 18mila posti di lavoro in meno su un totale di 1,5 milioni di dipendenti a livello globale – sta per entrare nel vivo, ma non toccherà l’Italia.
Lo riferisce Reuters, sulla base di alcune dichiarazioni rese da Fit-Cisl, Filt-Cgil e Uiltrasporti alla fine di una video-riunione che le organizzazioni sindacali hanno avuto con un manager, rappresentante dell’azienda. Lo stesso dirigente, secondo in particolare la Fit Cisl, avrebbe indicato come più probabili tagli occupazionali in Gran Bretagna e in Spagna.
Amazon Italia, riporta ancora l’agenzia di stampa, ha preferito non diffondere commenti sull’esito della riunione con le sigle sindacali, rimandando sul tema dei tagli alle dichiarazioni fatte dall’amministratore delegato del gruppo, Andy Jassy, lo scorso 5 gennaio.
In quell’occasione il Ceo aveva annunciato, dopo l’emergere di alcuni rumors su licenziamenti per circa 11mila addetti a livello globale, che la sforbiciata decisa da Amazon avrebbe invece interessato “poco più di 18mila ruoli”, relativi a “diverse aree aziendali” ma soprattutto degli Amazon Store e delle soluzioni Ptx (People, Experience, and Technology). Jessy aveva infine anticipato che le comunicazioni ai dipendenti interessati (“o, dove applicabile in Europa, alle organizzazioni dei lavoratori”) sarebbero iniziate il 18 gennaio.