Logistica preoccupata da crisi energetica e inflazione secondo Allianz Risk Barometer
Nuove preoccupazioni si stanno facendo strada tra le aziende italiane, secondo l’ultimo Allianz Risk Barometer, classifica annuale sulla percezione del rischio di impresa realizzata dalla compagnia assicurativa Allianz Global Corporate & Specialty sulla base delle risposte 2.712 esperti di 94 paesi. Per il secondo anno consecutivo, il report a livello globale riscontra forti timori tra […]
Nuove preoccupazioni si stanno facendo strada tra le aziende italiane, secondo l’ultimo Allianz Risk Barometer, classifica annuale sulla percezione del rischio di impresa realizzata dalla compagnia assicurativa Allianz Global Corporate & Specialty sulla base delle risposte 2.712 esperti di 94 paesi.
Per il secondo anno consecutivo, il report a livello globale riscontra forti timori tra le aziende per l’anno in corso rispetto all’ insorgere di rischi informatici e di interruzioni di attività, anche per problemi nella supply chain, a cui si sono aggiunte paure più recenti legate all’imminente recessione e alla crisi energetica, soprattutto in Europa e negli Stati Uniti, nonché rispetto a quella che l’analisi ha chiamato la ‘permacrisi’, derivante dalle conseguenze della pandemia e dall’impatto economico e politico della guerra in Ucraina.
Anche in Italia cyber risk e interruzioni delle attività (per problemi di approvvigionamento e non solo) sono in cima alle preoccupazioni degli esperti (indicati come risposte rispettivamente dal 47% e dal 37% degli interpellati, in questo caso 38 tra manager, amministratori delegati, broker assicurativi e altro ancora del settore), ma al terzo posto dell’elenco si fa largo ora il ‘nuovo’ tema della crisi energetica (32% di risposte), seguito da quello dei cambiamenti macro-economici (programmi di austerity, inflazione), climatici e del quadro normativo e regolamentare. Altri rischi – come quelli che derivanti da catastrofi, incendi, rischi politici – sono ‘sentiti’ da meno del 20% del campione.
Guardando alle analisi settore per settore, il barometro di Allianz mostra inoltre che, perlomeno a livello globale, anche tra gli esperti di logistica e trasporti le preoccupazioni stanno mutando. Nel comparto, sono proprio i cambiamenti macro-economici a destare il timore più diffuso (27% del campione, composto in questo caso da 64 intervistati). Tra i rischi più percepiti seguono quelli derivanti da cambiamenti nello scenario legislativo e regolamentare (in ascesa, indicato dal 22% del totale), pari merito con i rischi informatici e con il tema nuovo della crisi energetica, intesa come fonte di carenze o interruzioni nelle forniture o di fluttuazione dei prezzi. Scende, rispetto alla rilevazione precedente, il peso dato alle possibili interruzioni di attività, percepite come un rischio reale dal 23% degli intervistati.
Commentando i risultati dell’indagine, l’amministratore delegato di Agcs Joachim Mueller ha voluto sottolineare come, “in qualità di assicuratori”, la sua compagnia abbia notato “continui miglioramenti” da parte di una ampia fetta di clientela, “in particolare per rendere le supply chain sempre più a prova di errore, per migliorare la pianificazione della business continuity e per rafforzare i controlli informatici”.
Per quel che riguarda in particolare i rischi informatici, il Cyber Center of Competence di Allianz ha detto di ritenere che nel 2023 la frequenza degli attacchi ransomware rimarrà elevata anche nel 2023, aggiungendo inoltre di prevedere che il costo medio di una violazione dei dati, ora ai massimi storici con 4,35 milioni di dollari, supererà i 5 milioni nel 2023.
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