Export menswear italiano in gran spolvero (+26,1%) nel 2022
Il 2022 della moda maschile italiana si avvia verso una chiusura che lo porterà sopra i numeri del pre-pandemia. Dopo la crescita del +21,5% del 2021, l’anno appena concluso, secondo le stime elaborate dal Centro Studi di Confindustria, dovrebbe essere archiviato con un fatturato di circa 11,3 miliardi di euro (+20,5% sul 2021 e oltre […]
Il 2022 della moda maschile italiana si avvia verso una chiusura che lo porterà sopra i numeri del pre-pandemia. Dopo la crescita del +21,5% del 2021, l’anno appena concluso, secondo le stime elaborate dal Centro Studi di Confindustria, dovrebbe essere archiviato con un fatturato di circa 11,3 miliardi di euro (+20,5% sul 2021 e oltre i 10,1 miliardi del 2019). Ancora più marcata la crescita dell’export, che si prevede chiudere con un incremento del 26,1% (dopo il +13,4% del 2021), per un volume d’affari di 8,4 miliardi di euro, pari al 73,8% del totale.
Buoni segnali per il comparto arrivano anche dalla ultima edizione di Pitti Uomo, terminata pochi giorni fa. La manifestazione ha visto un’affluenza record, con 13.500 buyer (per oltre 6.500 aziende), in aumento del 210% sull’anno prima. Particolarmente pesante la crescita dei compratori esteri (+260%), pari a un terzo del totale. I primi 10 mercati esteri più presenti a questa edizione sono stati quelli di Germania (oltre 530 compratori), Olanda, Spagna, Gran Bretagna, Turchia, Svizzera, Francia, Stati Uniti, Giappone, Belgio, ma grande soddisfazione è arrivata dal ritorno dei buyer asiatici. Interessante anche la presenza nordica, con l’affluenza da Svezia, Norvegia, Danimarca, Finlandia, che ha raggiunto quota 227.
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