Per Bayer Italia boom delle consegne pharma (+38%) e meno magazzino (-15%) nel 2022
Il 2022 di Bayer Italia, perlomeno per le divisioni Pharma e Consumer Health (quest’ultima relativa ai farmaci da banco), è stato un anno “molto difficile e sfidante” sotto il profilo della logistica. Lo ha riconosciuto il responsabile supply chain per le due aree in questione, Nicola Graifenberg, nel corso dell’ultimo convegno tematico dell’Osservatorio Contract Logistics […]
Il 2022 di Bayer Italia, perlomeno per le divisioni Pharma e Consumer Health (quest’ultima relativa ai farmaci da banco), è stato un anno “molto difficile e sfidante” sotto il profilo della logistica.
Lo ha riconosciuto il responsabile supply chain per le due aree in questione, Nicola Graifenberg, nel corso dell’ultimo convegno tematico dell’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano, andato in scena venerdì 27 gennaio.
L’onda lunga del Covid, l’arrivo dell’influenza a ottobre, le difficoltà di approvvigionamento dei farmaci, gli aumenti dei costi di energia, materie prime e quindi dei trasporti, insieme agli scioperi che si sono visti in particolare al sud, hanno contributo a far raggiungere all’azienda un boom nel numero delle consegne di questo genere di prodotti (+38%) rispetto al 2021, a fronte però di una riduzione della dimensione della consegna media, con picchi (anche del +110%) a ottobre, novembre, dicembre, per effetto anche della necessità di ripianificare nel terzo trimestre dell’anno una parte delle riconsegne per far fronte a problemi distributivi.
I ritardi nelle forniture hanno inoltre ‘fatto girare’ più velocemente i prodotti nel magazzino, per i quali la necessità di spazio è calata rispetto al passato, nell’ordine del 15%.
Alcune di queste tendenze secondo il manager si vedranno anche nel 2023, anno per il quale Bayer continua ad aspettarsi “alti volumi, in crescita” in particolare per la divisione Consumer Health. Sulla logistica healthcare, secondo il manager, continueranno però anche a pesare i fattori di criticità visti finora, che insieme comporteranno ancora incertezza negli approvvigionamenti e quindi difficoltà nel gestire i picchi. L’anno, ha aggiunto infine Graifenberg, per le divisioni Pharma e Consumer Helath di Bayer Italia sarà però anche caratterizzato da un progetto per implementare l’utilizzo dei codici Rfid fino alla consegna al cliente finale.
F.M.
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