In crescita fatturato (ma anche le difficoltà operative) per Captrain in Italia
Fatturato a 120 milioni di euro (+15% su quello 2021 e in aumento anche su quello del 2019) e ritorno all’utile dopo due esercizi in rosso. Questi i dati comunicati da Captrain Italia rispetto al suo andamento nel 2022, un anno che la società, controllata del gruppo francese Sncf, ammette di avere chiuso con “alcune […]
Fatturato a 120 milioni di euro (+15% su quello 2021 e in aumento anche su quello del 2019) e ritorno all’utile dopo due esercizi in rosso. Questi i dati comunicati da Captrain Italia rispetto al suo andamento nel 2022, un anno che la società, controllata del gruppo francese Sncf, ammette di avere chiuso con “alcune difficoltà operativee di sistema”, legate anche alla decisione di Ansfisa (l’Agenzia nazionale per la sicurezza di ferrovia e strade) di limitare la velocità dei convogli su cui viaggiavano i carri, una misura vista dall’azienda come “altamente penalizzante” poiché ha “ha imposto un dispendio di mezzi e personale quasi doppi rispetto al preventivato”.
Il 2022 è stato inoltre caratterizzato dall’aumento dei costi dell’energia, che ha provocato un rincaro dei pedaggi di Rfi, così come dalla “cancellazione – da parte del Governo italiano – di gran parte dei sussidi precedentemente erogati per il trasporto ferroviario, caso pressoché unico in una Europa che (quantomeno come target a parole) vuole invece trasferire su ferro quote importanti di trasporto attualmente ancora su gomma”. In particolare l’amministratore delegato di Captrain Italia, Mauro Pessano, critica le misure degli “sconti sulle tracce, che al sistema Italia sono stati progressivamente ridotti, per non dire quasi cancellati, e con importanti ritardi nella tempistica della loro erogazione”.
ll risultato positivo nel 2022 per il vertice di Captrain Italia viene fatto derivare dunque dal “grande impegno di tutto il personale” e dalla “continua fiducia da parte dei nostri clienti”, i quali hanno accettato le variazioni ai contratti causate dal ‘caro energia”. Egli aggiunge che “purtroppo, dalle istituzioni italiane non abbiamo avuto lo stesso supporto, visto che i nostri competitor internazionali possono invece contare su sconti sulle tracce che al sistema Italia sono stati progressivamente ridotti, per non dire quasi cancellati, e con importanti ritardi nella tempistica della loro erogazione”.
Tra le novità operative, la compagnia cita invece potenziamento dei collegamenti internazionali, con l’attivazione di nuovi servizi per l’Europa settentrionale e orientale, con treni che “viaggiano attraverso i valichi di Domodossola per la Francia, Villa Opicina per la Slovenia, Modane e Ventimiglia per la Francia e Brennero per l’Austria”. Nel corso dell’anno, Captrain Italia ritiene inoltre di aver mantenuto la sua forte posizione nelle merci pericolose e aver aumentato le quote di mercato nel siderurgico e nell’intermodale.
Relativamente alle prospettive per il 2023, la società spiega di voler continuare a crescere, anche grazie all’ingresso in flotta di cinque nuovi locomotori Alstom Traxx 494LM che arriveranno entro la fine dell’anno, cui se ne aggiungeranno otto nel 2024. Un ulteriore obiettivo indicato da Pessano è quello di aumentare l’efficienza riducendo i costi, “senza però intaccare la forza lavoro”.