Investimenti per 2,7 miliardi in immobiliare logistico in Italia nel 2022 secondo Cbre
Nel 2022 gli investimenti in immobili a uso logistico hanno toccato in Italia il loro record assoluto. Lo dice l’ultimo report di Cbre, per il quale il relativo importo è stato di 2,7 miliardi di euro (di poco inferiore dunque ai 3 miliardi stimati sia da Jll sia da World Capital), a fronte di un […]
Nel 2022 gli investimenti in immobili a uso logistico hanno toccato in Italia il loro record assoluto. Lo dice l’ultimo report di Cbre, per il quale il relativo importo è stato di 2,7 miliardi di euro (di poco inferiore dunque ai 3 miliardi stimati sia da Jll sia da World Capital), a fronte di un primato anche nell’assorbimento (2,7 milioni di metri quadrati, +15% sul 2021).
Il forte sviluppo registrato dal settore, per gli analisti, ha però trovato una inversione di rotta nella seconda parte dell’anno, a causa sia dell’incertezza dei mercati sia dell’aumento dei tassi della Bce, che ha rallentato la domanda.
Nel 2023 gli investimenti però non sfumeranno del tutto ma secondo Cbre si concentreranno su quegli immobili per i quali si prospetta una crescita dei canoni. La domanda di prodotti di qualità – ancora poco disponibili e d’altro lato molto richiesti – continuerà ad alimentare anche una certa quota di sviluppi speculativi, nonostante i costi di costruzione elevati di cui si stanno facendo carico le società di settore.
Diverse le tendenze più specifiche che si sono infine osservate durante l’anno passato e potranno continuare a esprimersi in quello in corso.
Da un lato la stabilizzazione della domanda da parte degli operatori e-commerce (in aumento invece la quota di 3pl e retailer), che proseguirà nel 2023. Se resterà inoltre elevata quella per magazzini last mile (anche per consegne istantanee) nei mercati più maturi, si riscontra invece da parte dei potenziali locatari un certo attendismo rispetto all’apertura nei centri urbani ‘secondari’.
Nella domanda di immobili di qualità, infine, secondo Cbre, peserà la ricerca di quelli conformi ai criteri Esg. Questa tendenza guiderà non solo i nuovi sviluppi, ma spingerà anche alle riqualificazioni di strutture già esistenti, con lo scopo di allungarne la vita utile e di incrementarne i canoni.