Investimenti per 290 mln nell’immobiliare logistico italiano nei primi tre mesi del 2023
L’immobiliare a uso logistico ha attirato in Italia nei primi tre mesi del 2023 investimenti per 290 milioni di euro, in calo del 54% sui volumi registrati nel primo trimestre 2022. Lo si legge in un report di Cbre che, pur con numeri leggermente differenti, offre una fotografia non troppo dissimile da quella appena scattata […]
L’immobiliare a uso logistico ha attirato in Italia nei primi tre mesi del 2023 investimenti per 290 milioni di euro, in calo del 54% sui volumi registrati nel primo trimestre 2022. Lo si legge in un report di Cbre che, pur con numeri leggermente differenti, offre una fotografia non troppo dissimile da quella appena scattata da Dils.
Complessivamente, secondo le stime della società, specializzata in servizi per il commercial real estate, nel settore gli investimenti sono calati del 74% nei primi tre mesi del’anno, attestandosi a quota 890 milioni di euro. Nonostante le maggiori asset class siano interessate da una contrazione (non solo rispetto ai risultati record del primo trimestre del 2022, ma anche all’ultimo del 2022), Cbre evidenzia però di avere visto segnali incoraggianti per una possibile ripresa, in particolare il rallentamento dell’inflazione, “che potrebbe portare a una revisione delle politiche di rialzo dei tassi di interesse da parte della Bce”, così come una “stabilizzazione dei costi di costruzione, che potrà agevolare le attività di sviluppo e riqualificazione di immobili esistenti”.
Per quel che riguarda in particolare la logistica, Cbre ha spiegato di osservare ancora “bassi livelli di vacancy rate e significativi tassi di assorbimento che, associati a una limitata pipeline di prodotto nuovo, continuano ad alimentare una crescita dei canoni sul prodotto di qualità, compensando, parzialmente, l’impatto della decompressione dei rendimenti sui valori immobiliari”. La società ha aggiunto di notare un ritorno degli investimenti su immobili di ampie metrature.
“I risultati del trimestre appena concluso sono la naturale conseguenza del clima di generale incertezza del mercato, ma le misure adottate per contrastarla stanno gradualmente funzionando, portando con sé una ventata di ottimismo” ha affermato Silvia Gandellini, responsabile Capital Markets & A&T High Street di Cbre Italy. “Nel primo trimestre del 2023 abbiamo visto molto fermento sul mercato, con la nascita di nuove operazioni che condurranno a una pipeline degli investimenti consistente e diversificata in termini di profili di rischio e di settore, alimentata altresì dalla disponibilità di liquidità. Rilevante è anche vedere come l’Italia continui ad attrarre “new comer” che contribuiranno ad alimentare l’attività d’investimento”.