Mercitalia prepara con Tx Logistik l’espansione in Francia e nell’Europa dell’Est
Milano – Dopo quella in verticale, ovvero sulla direttrice che collega Europa del Nord e del Sud, per Mercitalia è in arrivo una nuova espansione “in orizzontale”. Lo ha annunciato durante il convegno ‘Fusioni e acquisizioni nella logistica’, organizzato a Milano da Assologistica, il direttore strategie di Mercitalia Logistics Francesco Cacciapuoti, che ha parlato di […]
Milano – Dopo quella in verticale, ovvero sulla direttrice che collega Europa del Nord e del Sud, per Mercitalia è in arrivo una nuova espansione “in orizzontale”.
Lo ha annunciato durante il convegno ‘Fusioni e acquisizioni nella logistica’, organizzato a Milano da Assologistica, il direttore strategie di Mercitalia Logistics Francesco Cacciapuoti, che ha parlato di uno sviluppo che vedrà come protagonista la controllata Tx Logistik, “il nostro cavallo in Europa”.
L’impresa ferroviaria tedesca, parte del polo merci di Fs, oggi già attiva nei mercati di Germania, Svezia, Danimarca, Paesi Bassi e Austria, si prepara in particolare – ha poi precisato a SUPPLY CHAIN ITALY il gruppo – a debuttare anche “nell’Europa dell’Est” e in Francia, con l’obiettivo di intercettare merce da e per l’Italia. Una mossa coerente con le intenzioni già dichiarate nei mesi scorsi dall’azienda, che dalla fiera Sitl (di Parigi a marzo tramite i suoi vertici aveva svelato di puntare sul mercato d’Oltralpe “nell’ambito di un progetto più ampio che guarda all’Europa” e di voler favorire gli scambi tra Francia e Italia.
E che potrà però trovare terreno fertile anche nella ristrutturazione di Sncf Fret, divisione merci della compagnia ferroviaria nazionale francese, annunciata nei giorni scorsi dal ministro dei Trasporti del paese Clément Beaune. La decisione muove dalla possibilità che l’azienda possa subire pesantissime sanzioni economiche da parte della Commissione Europea nell’ambito dell’indagine, avviata lo scorso gennaio, per una possibile violazione della normativa sugli aiuti di Stato in relazione al supporto pubblico garantito a Sncf Fret dal 2007 al 2019 a coprirne le perdite per 5,3 miliardi di euro, importo che questa non sarebbe in grado di restituire. Per evitare questa possibilità, l’esecutivo francese parrebbe ora orientato a trovare con Bruxelles un compromesso su una soluzione di discontinuità (alla Alitalia – Ita Airways), con la creazione di una nuova impresa di Stato dedicata al trasporto merci ferroviario che però dovrebbe rinunciare a una quota dei contratti in essere pari fino al 30%.
Francesca Marchesi