Obiettivo 10mila treni all’anno nel 2027 per l’interporto di Bologna
Gli interventi di potenziamento dell’interporto di Bologna mirano a far raggiungere allo scalo intermodale l’obiettivo di arrivare a gestire fino a 10mila treni, ovvero circa 3,54 tonnellate di merce all’anno, entro il 2027. Lo ha dichiarato al Resto del Carlino il presidente della società Marco Spinedi, ricordano che solo nel 2017 i convogli movimentati annualmente […]
Gli interventi di potenziamento dell’interporto di Bologna mirano a far raggiungere allo scalo intermodale l’obiettivo di arrivare a gestire fino a 10mila treni, ovvero circa 3,54 tonnellate di merce all’anno, entro il 2027.
Lo ha dichiarato al Resto del Carlino il presidente della società Marco Spinedi, ricordano che solo nel 2017 i convogli movimentati annualmente erano 2.200 mentre alla fine dello scorso anno il loro numero è stato di 5.400 unità, per circa 2,2 milioni di tonnellate di merci, equivalenti a circa 120mila camion.
I numeri citati dal vertice del polo intermodale si discostano leggermente da quelli che erano stati riportati nel piano industriale 2023-2027 della società che era stato presentato ai vari soci (tra loro il Comune di Bologna, con il 35% e la città metropolitana con il 18%) alla fine dello scorso anno. Presentando i vari interventi in corso (con investimenti in programma per 60 milioni di euro), in particolare la società stimava di poter arrivare nel 2027 a gestire 8.853 treni all’anno (per 3,6 milioni di tonnellate di merce); per quest’anno la previsione era di poter arrivare a 5.651 treni (e 2,327 milioni di tonnellate).
Con lo stesso orizzonte temporale, Interporto di Bologna si è anche data l’obiettivo di ridefinire le quote di ricavi derivanti dalle varie attività. Se ancora nel 2021 la fetta data dai servizi ferroviari e intermodali era del 26,2%, secondo il piano questa toccherà il 60,4% nel 2027. Parallelamente si contrarranno le quote date dalle attività nell’immobiliare (dal 36,6% al 16,9%) e nei cosiddetti servizi di hub (dal 37,1% al 22,7%).
Un cambiamento che come detto avverrà grazie a un programmi di investimenti del valore di 60 milioni di euro che si concentrerà in particolare su tre filoni: lo sviluppo del ferroviario intermodale, dell’energetico fotovoltaico e dell’immobiliare sostenibile.
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