Ancora un insediamento pharma all’interporto di Nola
L’interporto di Nola, all’anagrafe Interporto Campano, si prepara ad accogliere un nuovo inquilino del settore farmaceutico. Secondo quanto riferito da Il Mattino, nello scalo intermodale si insedierà infatti la napoletana Gmm Farma, che vi realizzerà un impianto da 1.000 metri quadrati dedicato al riconfezionamento dei farmaci di importazione parallela, il primo di questo tipo in […]
L’interporto di Nola, all’anagrafe Interporto Campano, si prepara ad accogliere un nuovo inquilino del settore farmaceutico.
Secondo quanto riferito da Il Mattino, nello scalo intermodale si insedierà infatti la napoletana Gmm Farma, che vi realizzerà un impianto da 1.000 metri quadrati dedicato al riconfezionamento dei farmaci di importazione parallela, il primo di questo tipo in Italia.
Come spiegato dall’Aifa, i medicinali di importazione parallela sono farmaci, registrati e regolarmente in commercio in uno Stato Ue o dello Spazio economico Europeo, per i quali la stessa agenzia italiana del farmaco, su richiesta dell’importatore, qualora esista un medicinale analogo sul mercato italiano, autorizza l’importazione nel nostro Paese, una operazione che può essere conveniente in caso di differenze di prezzo.
Con l’apertura del nuovo centro, ha spiegato alla testata l’amministratore delegato dell’azienda, Gian Maria Morra, Gmm Farma punta in particolare a “dare un servizio più veloce alle farmacie clienti e migliorare la disponibilità di alcuni medicinali oggi carenti in Italia”.
L’arrivo di Gmm Farma nell’interporto di Nola segue quello di Farvima Medicinali Spa, che nei mesi scorsi vi ha inaugurato un centro di distribuzione e stoccaggio esteso su una superficie di 10mila metri quadrati. Secondo la stessa società di gestione dello scalo all’epoca, inclusa la stessa Farvima, le aziende della distribuzione farmaceutica attive nell’interporto erano 13 per complessivi 47mila metri quadrati. L’auspicio espresso allora dall’Amministratore Delegato di Interporto Campano Spa, Claudio Ricci, era quello di “creare a Nola una grande piattaforma logistica regionale per i farmaci in Campania, che consenta una razionalizzazione della distribuzione dei farmaci e un risparmio di costi, anche per la sanità regionale”.
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