Per la nutraceutica di Labomar ok all’ampliamento logistico
Il nuovo magazzino permetterà all’azienda di contenere il ricorso a fornitori logistici esterni riducendo anche le attività di trasporto
Il progetto di ampliamento logistico presentato da Labomar lo scorso anno, che consiste nella realizzazione di un nuovo magazzino identificato con la sigla L6 nel comune di Istrana, in provincia di Treviso, ha ottenuto il via libera dalla Regione Veneto.
Strada in discesa dunque per il polo, che secondo quanto dichiarato dal patron dell’azienda, specialista della nutraceutica, Walter Bertin richiederà un investimento del valore di 13,5 milioni di euro. Secondo quanto riferito da La Tribuna di Treviso, i tecnici hanno ritenuto di non assoggettare il progetto alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica, esprimendosi nel merito con minime prescrizioni.
La realizzazione di L6 (e di L5, già autorizzato nel 2021) servirà a Labomar per efficientare, anche sotto il profilo dei costi operativi, i flussi logistici in ingresso (le materie prime da destinare ai processi di produzione) e in uscita (i prodotti finiti) nel complesso produttivo, permettendo all’azienda di non ricorrere ai servizi di fornitori logistici esterni e riducendo anche le attività di trasporto. In particolare il polo sarà dotato di celle frigo e avrà una capacità di 8.000 posti pallet. Per l’opera, l’azienda guidata e fondata da Walter Bertin ha ottenuto da Intesa Sanpaolo due distinti finanziamenti chirografari da 6 milioni di euro (il primo assistito da garanzia Sace Green e della durata di 12 anni, il secondo da provvista Bei e di 7 anni) che in particolare andranno a sostenere la realizzazione della prima parte dell’impianto.