Esuberi e chiusure per Db Cargo Italia
L’azienda intende fermare l’attività dell’impianto Novara Boschetto e ridurre il personale di Orbassano e Domo2
Diminuzione dei volumi, soppressioni di servizi intermodali, il venir meno di alcuni incentivi sono alla base delle difficoltà che si sta trovando a fronteggiare, soprattutto nel Nord Ovest, Db Cargo Italia e che stanno spingendo l’azienda a varare misure drastiche quali definizione di esuberi e chiusure di impianti. A fare il punto sulla situazione è stata una nota di Filt-Cgil e Uil-Trasporti diffusa a seguito di un incontro svoltosi tra l’impresa e le organizzazioni sindacali a Novate Milanese lo scorso 16 giugno. Un confronto si è tenuto anche il 26 giugno e un altro è in programma per il 7 luglio.
Secondo il resoconto, ripreso da diverse testate della zona, saranno proprio tre impianti del Nord Ovest, ovvero quelli Domo2, Novara Boschetto e Torino-Orbassano – dove in passato si era concentrata la crescita di Db Cargo in Italia, e ora interessati da “riduzione e azzeramento dei volumi”- a fare le spese della crisi. Il prezzo più alto sarà pagato, in termini operativi, da quello di Novara Boschetto, che impiega 18 addetti, per il quale è prevista la chiusura totale. I lavoratori con qualifica di personale di macchina saranno in parte ‘girati’ a Trenord per 18 mesi (e secondo le intenzioni, poi a tempo indeterminato), in parte reindirizzati verso altri depositi aziendali. In quello di Domo2, il piano prevede l’azzeramento del personale di manovra (27 addetti, che in parte saranno trasferiti nella sede di Milano Fiorenza), mentre l’impianto di Torino Orbassano subirà una riduzione del 50% della forza lavoro.
“La direttrice del Sempione sarà oggetto di forti investimenti per il potenziamento del traffico ferroviario, tra i quali raddoppio della linea da Domodossola a Domo2 e l’abbassamento delle gallerie presenti sulla linea da Arona a Domo2 e l’adeguamento del binario, che al momento non è ancora idoneo al transito dei treni Hupac tra le stazioni di Preglia ed Iselle” ricorda la nota delle due sigle sindacali. “Siamo consapevoli del fatto che gli interventi di modifica sopracitati comporteranno inizialmente un calo dei volumi di merce trasportata, ma al termine degli stessi ci sarà una crescita esponenziale del traffico con conseguente aumento di lavoro”. Motivo per cui Filt-Cgil e Uil-Trasporti non solo contestano il taglio del personale, ma anzi sottolineano la necessità di trattenerlo “in vista del futuro sviluppo e ampliamento dello scalo di Domo2, attualmente già in atto”.
Le due organizzazioni, in attesa del nuovo incontro con l’azienda, segnalano di avere intanto attivato le procedure di raffreddamento e di conciliazione.
Secondo una comunicazione diffusa nei giorni scorsi dalla stessa azienda, Db Cargo in Italia conta 17 sedi, impiega 494 dipendenti e ha una flotta di 43 locomotive. Gestisce annualmente 8.736.014 tonnellate di merce su 16.687 treni, per una percorrenza di 2.485.081 treni-km.
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