Torna a crescere a maggio l’export italiano verso i paesi extra Ue (+4,1% su base tendenziale)
A contribuire maggiormente agli aumenti sono quasi tutti i paesi partner extra Ue27, in particolare quelli Opec (+28,8%), Cina (+14,8%) e Giappone (+14,7%), mentre flettono le vendite verso gli Usa (-5,8%)
Nel maggio 2023 sono cresciute su base congiunturale le esportazioni (+1,2%), mentre le esportazioni hanno vissuto un calo (-4,6%). Lo riporta l’Istat nel suo ultimo bollettino, evidenziando che l’incremento su base mensile dell’export è dovuto alle maggiori vendite di beni di consumo durevoli (+7%), non durevoli (+3,4%) e di beni intermedi (+3,3%), mentre sono calate le esportazioni di energia (-9,2%) e beni strumentali (-1,8%). La flessione congiunturale dell’import è invece quasi totalmente spiegata dalla contrazione degli acquisti di energia (-17,7%).
Nel confronto anno su anno, l’export italiano a maggio registra una crescita del 4,1%, una significativa inversione di tendenza rispetto al -4,9% di aprile. Secondo l’istituto, questa si spiega con le maggiori vendite di beni strumentali (+16%) e beni di consumo non durevoli (+7,2%). Al netto delle operazioni occasionali di elevato impatto (nel settore della cantieristica navale) rilevate il mese precedente, l’export verso i paesi extra Ue27 è anche più marcato, pari al +5,2%. L’import, di contro, registra una flessione tendenziale del 13,8%, dovuta principalmente alla riduzione degli acquisti di energia (-42,7%).
A contribuire maggiormente agli aumenti su base annua delle esportazioni sono quasi tutti i paesi partner extra Ue27, e in particolare quelli Opec (+28,8%), la Cina (+14,8%) e il Giappone (+14,7%). Flettono, invece, le vendite verso gli Stati Uniti (-5,8%). Relativamente alle importazioni, quelle dalla Russia registrano un -86,5% su base annua, ma ampi cali, superiori alla media, sono anche quelle degli acquisti da paesi Opec (-24,3%) e Mercosur (-20,2%), mentre per contro aumentano le importazioni da Svizzera (+28,7%), India (+13,2%), Stati Uniti (+7,7%) e Turchia (+4,6%).
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