Frode fiscale, nei guai imprenditori della logistica di Vercelli
Sequestrati dalla Guardia di Finanza auto, immobili e somme in denaro per 1,2 milioni di euro
Una frode fiscale realizzata attraverso la creazione di crediti d’imposta inesistenti utilizzati per compensare il debito tributario, per un totale 3,4 milioni di euro evasi. Questa l’ipotesi di reato che ha portato al sequestro, messo in atto dalla Guardia di Finanza di Vercelli, di auto, immobili, somme in denaro per oltre 1,2 milioni di euro nei confronti di 9 persone e 2 società.
Partite nel 2022 sotto l’egida della Procura della Repubblica di Vercelli, le indagini hanno permesso di svelare una frode che sarebbe stata messa in atto da imprenditori del settore della logistica con la complicità di due consulenti. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, gli indagati predisponevano pacchetti di modelli evasivi che nel concreto consistevano nella stipula di contratti d’accollo con società inattive che cedevano crediti inesistenti dietro un compenso in denaro; nell’imputazione alle due società coinvolte di costi fittizi per attività di ‘ricerca e sviluppo’ di una terza azienda, sempre riconducibile ad uno degli indagati; nell’esposizione di crediti inesistenti vantati verso l’erario in modo da compensarli con le imposte e contributi assistenziali/previdenziali dovuti al fisco.
Nel dettaglio il provvedimento ha portato al sequestro di sedici immobili, sette auto, quote societarie e la somma di oltre 452.000 euro depositata su conti correnti bancari, per un valore complessivo di oltre 1,2 milioni di euro, nelle province di Vercelli, di Verbania-Cusio-Ossola e di Lecce.
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