Continental: Val d’Aosta la più virtuosa per parco mezzi dedicati al trasporto pesante
La regione vanta il maggior numero di veicoli elettrici e la flotta più giovane
Immatricolazioni in calo, ma sui nuovi mezzi resta la netta predominanza del gasolio. Parco di veicoli circolante per lo più Euro 5 o Euro 6, ma con una quota importante di unità con almeno 20 anni d’età. E questo il ritratto che emerge dalla terza edizione del report dell’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti elaborato da Continental in particolare per quel che riguarda il segmento del trasporto merci.
L’analisi evidenzia innanzitutto come le immatricolazioni nel 2022 abbiano registrato un calo del 6,4% rispetto al 2021, con solo 21.524 nuovi veicoli. Tutte le regioni hanno seguito la scia nazionale, a eccezione di Lazio (+5,5%), Trentino-Alto Adige (+2,2%), Marche (+10,5%), Calabria (+30,4%), Friuli Venezia Giulia (+8,4%), Sardegna (+14,1%) e Valle d’Aosta (+19%). Per le regioni con numeri in declino i cali vanno dal 0,9% del Veneto al 41,2% della Basilicata. Il dato italiano, sottolinea l’analisi, è peraltro in controtendenza rispetto alla crescita media dei Paesi Ue (+6,5% rispetto al 2021). I paesi che hanno registrato una maggiore crescita sono Francia (+2,3%), Spagna (+13,6%) e Regno Unito (+13,4%), mentre in Germania si è osservato un calo dello 0,9%.
Per quanto concerne l’alimentazione, la situazione nazionale del parco circolante per il settore trasporto merci nel 2022 rimane pressoché invariata rispetto all’anno precedente. Continua a essere predominante il gasolio (90,8% in leggero calo rispetto al 91,3% del 2021) seguito da benzina e metano (stabili a 4,6% e 2,2%). Si nota una crescita, seppur timida, delle alimentazioni alternative: per la combo benzina e gas liquido si nota un lievissimo aumento (1,4% rispetto a 1,3%), così come elettrici e ibridi (rispettivamente allo 0,3% e 0,8%). Tra le regioni con più mezzi elettrici passa in testa la Valle d’Aosta (2,1%), che sorpassa il Trentino-Alto Adige (da 1,3% del 2021 a 1,7% del 2022). Le regioni con più mezzi a metano sono invece le Marche (6,4%), l’Emilia Romagna (4,6%) e l’Umbria (3,8%).
Nel comparto del trasporto merci nel 2022 prevalgono a livello nazionale gli Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, raggiungono il 37,4% del totale. Si tratta di un percentuale, segnala il report, chea quota delle categorie più vecchie, dalla 0 alla 2, che coprono il 30,6% del parco (in lieve diminuzione rispetto al 31,8% del 2021). La classe Euro 0 da sola arriva tuttavia ancora al 14,5% (in calo di 0,5 punti percentuali rispetto all’anno precedente). La Valle d’Aosta si conferma la regione più virtuosa registrando l’81,9% di mezzi poco inquinanti, mentre la Calabria resta fanalino di coda con un parco autocarri che, come nel 2021, è composto per la metà da Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 (50,5%).
L’analisi mostra infine che il parco circolante di autocarri per il trasporto merci in Italia nel 2022 sia piuttosto anziano, con una preponderanza di mezzi tra i 20 e i 30 anni (18,6%), seguita dalla fascia 15-20 anni che segna il 16,7%. Risulta peraltro in crescita la categoria “oltre i 30 anni” che vale il 15,6% (in aumento sul 15% del 2021). I veicoli “da 0 a 10 anni” arrivano complessivamente al 33,9%, ma la quota di autocarri nuovi, ovvero da 0 a 1 anno, vale solo il 3,6% del parco circolante (in calo di 0,4 punti percentuali sul 2021). L’analisi mette in luce una spiccata disparità della distribuzione geografica dei mezzi pesanti in circolazione: le quote più elevate di veicoli di oltre 30 anni si trovano in Calabria (30,1%) e Sicilia (27,5%), mentre il podio per la regione con il parco circolante più “giovane” lo conquista la Valle d’Aosta che con il 20,4% supera il Trentino-Alto Adige (13%).
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