Rallenta a giugno la crescita dell’export extra Ue (+2,7% su base annua)
A spiegare il lieve incremento sono le maggiori vendite di beni di consumo durevoli (+15,6%), beni strumentali (+15,5%) e beni di consumo non durevoli (+5,0%)
L’interscambio commerciale con i paesi extra Ue27 è stato caratterizzato a giugno da lieve aumento delle esportazioni (+0,4%) e una marcata contrazione per le importazioni (-14,6%) su base mensile.
Lo evidenzia l’Istat, secondo il quale la prima tendenza è stata dovuta alle maggiori vendite di beni di consumo durevoli (+11,8%) e non durevoli (+1,0%) e di energia (+7,1%), a fronte di un calo delle esportazioni di beni strumentali (-1,6%) e intermedi (-1,3%). Dal lato dell’import, la flessione congiunturale ha interessato tutti i raggruppamenti, ma in misura maggiore i beni strumentali (-22,3%) e i beni di consumo non durevoli (-18,7%).
Su base annua, il mese ha visto invece una crescita del 2,7% delle esportazioni, un andamento che mostra un certo rallentamento rispetto al +4,0% di maggio. A spiegare il lieve incremento sono le maggiori vendite di beni di consumo durevoli (+15,6%), beni strumentali (+15,5%) e beni di consumo non durevoli (+5,0%). Nello stesso periodo risulta invece in forte calo tendenziale (-41,1%) l’import, in particolare per via di valori minori di energia (-54,8%) e beni intermedi (-39,0%).
Dal punto di vista geografico, il mese mostra un aumento su base annua delle esportazioni verso paesi Mercosur (+13,3%), Asean (+12,4%), nonché verso Svizzera (+9,7%), paesi Opec (+8,0%), Stati Uniti (+6,9%) e Giappone (+6,8%). Flettono, invece, le vendite verso Turchia (-18,5%), Cina (-6,9%) e Regno Unito (-2,9%).
Nel mese sono stati invece in diminuzione gli acquisti da tutti i principali paesi partner extra Ue27. Oltre alla drastica contrazione delle importazioni dalla Russia (-90,3%), marcati cali si sono registrati da paesi Asean (-47,8%), Cina (-42,3%), paesi Opec (-41,6%) e Stati Uniti (-40,1%).
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