Sbb: sul Gottardo danni “molto più ingenti di quanto inizialmente stimato”
Il deragliamento di un treno merci, avvenuto 6 giorni fa, sta generando intanto un ‘contro shift modale’ dei traffici che si avvalevano della galleria
Il deragliamento di un treno merci nella galleria di base del San Gottardo, che ha avuto luogo pomeriggio dello scorso 10 agosto presso la stazione di Faido, ha causato danni alla canna ovest del tunnel “molto più ingenti di quanto inizialmente stimato”. Tanto che nel complesso i lavori di ripristino saranno “complessi” e richiederanno “molti mesi”. Lo ha ammesso il gruppo Sbb, ovvero le ferrovie svizzere, in una nota diffusa quest’oggi in cui fa il punto sullo stato attuale dell’infrastruttura – dove ancora giacciono 16 carri deragliati e in parte danneggiati – e sui traffici che la attraversano.
Parlando della situazione, l’amministratore delegato del gruppo Vincent Ducrot ha descritto l’evento come un “duro colpo”. Dopo “indagini approfondite”, ha affermato, è emerso infatti “che l’entità dei danni è nettamente maggiore rispetto a quanto inizialmente stimato” e dovranno essere sostituiti circa 8 chilometri di binari e 20.000 traverse in calcestruzzo. “Ci vorranno diversi mesi prima che tutte le parti delle strutture ferroviarie danneggiate saranno sostituite” e quindi la circolazione potrà riprendere su entrambe le canne del tunnel, “con limitazioni”, all’inizio del 2024.
Più nel dettaglio, Sbb ha spiegato di star lavorando a pieno ritmo “affinché la canna est, non danneggiata, possa essere utilizzata al più presto dal traffico merci”. Cosa che, “presumibilmente”, grazie all’introduzione di un portone provvisorio, potrà avvenire “dal 23 agosto 2023”; ciononostante continueranno a esserci deviazioni di treni merci sulla linea panoramica del San Gottardo e sull’asse Lötschberg–Sempione.
Al momento il gruppo spiega di poter gestire attraverso la linea panoramica del San Gottardo “gran parte del traffico merci nazionale” ovvero i treni espressi notturni a carri completi e gran parte dei collegamenti diurni. “Tra le 23.00 e le 05.00 l’intera capacità della linea panoramica del San Gottardo è a disposizione del traffico merci, tra le 05.00 e le 23.00 è invece disponibile una traccia per ora e direzione. Questo garantisce i trasporti da e verso il Ticino e l’approvvigionamento nazionale”. Solo “alcuni trasporti di transito e di import/export” potranno invece essere gestiti tramite la storica linea di montagna. “Poiché il materiale rotabile adibito al traffico di transito combinato non è adatto a circolare sulla storica linea di montagna, Sbb Cargo utilizza le capacità disponibili per i trasporti nazionali. Per il traffico di transito combinato, Sbb Cargo International al momento sta utilizzando la deviazione sulla linea del Lötschberg per circa il 30% del proprio volume di merci”.
Al momento sono ancora in corso le indagini per appurare cause e dinamiche dell’incidente. Secondo la ricostruzione di Sbb, il treno deragliato era composto da 30 carri merci (provenienti da 5 diversi punti di partenza in Italia) che, all’arrivo a Chiasso, erano stati controllati e assemblati in una nuova composizione. I controlli condotti in questa fase non avevano riscontrato irregolarità. Dopo che il convoglio aveva ripreso a viaggiare verso nord, a sud del Ticino il macchinista di un treno proveniente dalla direzione opposta aveva segnalato la presenza di fumo. Su un successivo controllo a Bellinzona, era stato trovato e allentato su un carro – non però quello che poi sarebbe deragliato per primo – un freno serrato. Dopo l’incidente, il locomotore e alcuni carri sono stati trasportati fuori dalla galleria, ma 16 vagoni come detto al momento sono ancora sul luogo dell’incidente.
Il deragliameno nel tunnel del Gottardo ha prevedibilmente comportato uno ‘shift modale’ di trasporti verso la strada, la cui dimensione sarà poi da calcolare. In particolare le catene elvetiche della Gdo Coop e Migros, che si avvalevano dei trasporti via ferro, hanno detto di aver trasferito i traffici su gomma in entrambe le direzioni ma al momento di riuscire ad assicurare le forniture a tutti i punti vendita.
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