Per Nike contratti di trasporto via mare “ai livelli pre-pandemici” nel 2024
L’azienda ha detto di attendersi un miglioramento dei suoi margini lordi grazie ai noli più favorevoli
Logistica e spedizioni stanno tornando a farsi largo tra i temi discussi nelle relazioni finanziarie dei big dell’economia mondiale. Ora però non più come fonte di preoccupazione, ma anzi come chiave per recuperare margini e quindi migliorare i conti aziendali.
È il caso innanzitutto di Nike. Vittima durante la pandemia di difficoltà causate da congestioni portuali e carenza di container vuoti, che l’avevano portata a dover osservare un calo del fatturato, l’azienda statunitense ha ora svelato di aspettarsi una “inversione di tendenza” a partire dall’anno fiscale 2024 (che negli Stati Uniti inizierà il prossimo 30 ottobre) la quale avrà uno dei suoi motori proprio nel basso livello dei prezzi del trasporto container via mare.
A illustrare queste previsioni è stato precisamente il responsabile finanziario del gruppo, Matt Friend, nella conference call che ha seguito la pubblicazione dei risultati relativi al quarto trimestre dell’anno fiscale 2023.
“Abbiamo negoziato le nostre tariffe di trasporto marittimo con i partner per l’anno fiscale 2024 e abbiamo raggiunto tariffe vicine ai livelli pre-pandemici” ha affermato il Cfo. “Questi benefici non saranno visibili fino alla metà del secondo trimestre, quindi inizieremo a vederli arrivare nel secondo trimestre, per poi accelerare nel terzo e nel quarto trimestre e poi proseguire nell’anno fiscale 2025”. L’azienda ha aggiunto di stimare che i suoi margini lordi nell’anno fiscale 2024 cresceranno dai “140 ai 160 punti percentuali” come effetto della ripresa da avversità transitorie, e in particolare grazie a “noli per trasporto marittimo più favorevoli a partire dalla seconda metà dell’anno”.
Il caso di Nike sembra quindi confermare come siano ora i caricatori ad avere il coltello dalla parte del manico nel confronto con i vettori. Commentando il caso dell’azienda, sulle pagine di Sourcing Journal il responsabile commerciale di Seko Logistics Brian Bourke ha però sottolineato anche come la situazione attuale sia estremamente volatile. “È sicuramente ancora un mercato favorevole ai caricatori, ma solo perché gli ultimi 12 mesi sono andati in un certo modo questo non significa che sarà così anche per i prossimi 12” ha detto. In linea con le raccomandazioni espressa tra gli altri dalla società di analisi Xeneta, il manager di Seko Logistics ha rimarcato come nella fase attuale sia dunque necessario essere “iper-consapevoli” dell’andamento dei noli spot, soprattutto perché “sono previsti aumenti di domanda e di volumi nel quarto trimestre”.
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