Export dei distretti del Veneto in linea con la media nazionale (+7,2%) nei primi tre mesi dell’anno
Registrano cali però 8 dei 27 comparti territoriali analizzati
È buono, in linea con la media nazionale (+7,1%), lo sviluppo delle esportazioni dei distretti manufatturieri del Veneto nel primo trimestre del 2023, che insieme totalizzano vendite estere per 8,5 miliardi (+7,2% sullo stesso trimestre del 2022), con cali però in 8 delle 27 divisioni territoriali analizzate. A dirlo sono le analisi del Monitor Distretti di Intesa San Paolo.
Guardando da vicino le performance di ogno distretto, si nota l’ottima progressione dei comparti dell’ Occhialeria di Belluno (+20,6% pari a +176,2 milioni di euro), delle Calzature del Brenta (+29,8% pari a +67,5 milioni di euro), del Tessile e abbigliamento di Treviso (+13%), mentre sono andamenti buoni ma a singola cifra quelli della Calzatura sportiva e sportsystem di Montebelluna (+7,6%) e dell’Oreficeria di Vicenza (+6,9%). In particolare l’Occhialeria di Belluno registra incrementi rilevanti in Turchia (+109%) e Hong Kong (+670% in ripresa dopo il calo del 2022), così come buoni risultati negli Stati Uniti (+7,2%) e in Francia (+22,6%), i primi due mercati per peso delle esportazioni che insieme raggiungono il 45% del totale.
Nella Calzatura del Brenta spicca il balzo delle esportazioni in Francia (+38,2%), principale sbocco che pesa il 59% del totale dato che ospita le sedi produttive di prestigiose maison dell’alta moda del paese, ma si segnalano crescite brillanti anche in Spagna, Polonia, Germania e Belgio.
Il Tessile e abbigliamento di Treviso registra aumenti rilevanti in Francia (+21%) e in Russia (+57%), mercato quest’ultimo che è anche il secondo di sbocco per incremento del distretto della Calzatura sportiva e sportsystem di Montebelluna come secondo mercato di sbocco con maggiore incremento, subito dopo la Germania. L’Oreficeria di Vicenza trae invece vantaggio dall’aumento delle vendite nel Medio Oriente, in primis in Turchia (+124%), in forte ascesa come hub di sbocco, e negli Emirati Arabi Uniti. Crescite rilevanti sono state riportate anche in Romania e verso Svizzera e di Hong Kong. Calano invece leggermente le esportazioni del distretto orafo vicentino verso gli Stati Uniti (-6%), che rappresentano però il principale mercato di sbocco con il 23,8% del totale.
Tra i restanti distretti veneti del sistema moda segnano inoltre incrementi anche il Tessile e abbigliamento di Schio-Thiene-Valdagno (+3,6%) grazie a Francia, Germania e Svizzera e la Calzatura veronese (+7,9%) trainata da Germania, Polonia e Cina. Sulla Concia di Arzignano (– 10,9%, pari a -69,8 milioni di euro pesa invece la diminuzione dell’export verso l’Estremo Oriente (Cina -40%, Corea -40% e Vietnam).
In aumento nel primo trimestre 2023 sono anche le vendite estere dei distretti della metalmeccanica veneta. Spicca tra questi la Meccanica strumentale di Vicenza (+20,4%, +117,8 milioni di euro), per la quale sono state determinanti le esportazioni verso gli Stati Uniti (+46%), seguite da quelle verso la Germania (+19%) e la Turchia (47%). Brillante anche la crescita registrata dai due distretti della Termomeccanica: quello veronese aumenta del 18,1%, quello padovano del 20,4%. Il primo ottiene forti incrementi in Germania (+37%), paese cui si devono il 19,2% delle vendite totali, e negli Stati Uniti (+79,5%). La Germania è stata anche trainante per la Termomeccanica di Padova (+51%), primo mercato di sbocco con il 10,3% delle esportazioni. Positiva la variazione dell’export anche delle Macchine agricole di Padova e Vicenza (8,0%) grazie ai risultati nei mercati europei di Francia, Regno Unito, Belgio e Turchia.
Per quel che riguarda invece il Sistema agroalimentare, l’export registra cali solo in un distretto (su cinque), ovvero quello dei Vini Veronesi (-4,9 milioni di euro, -1,7%), che nonostante il rafforzamento nei mercati principali di Stati Uniti e Germania risente dei cali consistenti in Canada, Cina e Giappone. Forte ripresa, invece, per le Carni di Verona (+40,1% pari a +46,9 milioni di euro) grazie alla ripresa del mercato tedesco, sua principale destinazione.
Il distretto di Dolci e pasta veronese segna una discreta crescita (+7,5%), trainata da Regno Unito, Australia e Germania. Il Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene si attesta come primo distretto dei vini in Italia per livelli di sviluppo (+26,1 milioni di euro pari a +12,6%), spinto dagli incrementi registrati negli Stati Uniti, in Germania, in Belgio e in Repubblica Ceca. L’Ittico del Polesine e del Veneziano chiude il primo trimestre 2023 con una crescita solida (+8,5%, +2 milioni di euro).
Passando al Sistema casa, tre distretti su sette invece chiudono in negativo. La situazione più eclatante è quella del Mobile di Treviso, che dopo un 2022 molto positivo, nei primi 3 mesi del 2023 registra una lieve diminuzione (-0,9%, -5 milioni di euro) condizionata dal calo delle vendite negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Russia. I Mobili in stile di Bovolone (-7,7%, ovvero -2 milioni di euro) già fortemente penalizzati dal conflitto russo-ucraino, pur avendo aperto nuove direttrici di export (Kazakistan e Azerbaigian), subiscono cali di vendite in Germania (-11%) e in Canada. Un calo netto è quello degli Elettrodomestici di Treviso (-10,2%, -40,3 milioni di euro), con l’apertura delle vendite verso il Kazakistan e la ripresa nei mercati cinese e polacco, che non compensano il quasi azzeramento delle vendite verso la Russia e il notevole ridimensionamento di quelle verso la Germania.
Decisamente brillanti invece i risultati dell’export dei Prodotti in Vetro di Venezia e Padova (+17,4% pari a +13,3 milioni di euro), distretto che raggruppa aziende che producono vetro piano e vetro cavo, non solo per l’edilizia e l’arredo, ma anche per il packaging alimentare e farmaceutico. Per loro sono Spagna, Stati Uniti e Francia i mercati con maggiore incremento. I Mobili del Bassanese (+5,2%) rallentano la crescita a doppia cifra registrata nel 2022 (+19,3%). Determinanti le vendite in mercati come la Repubblica Ceca e altri finora marginali quali Israele e gli Emirati Arabi Uniti. I Sistemi per l’Illuminazione di Treviso e Venezia segnano nel primo trimestre 2023 una buona crescita (+8,2%, +4,7 milioni di euro) trainati da Stati Uniti, Francia e Qatar, e infine il Marmo e granito di Valpolicella, con dei livelli di export appena sopra quelli del primo trimestre 2022 (+0,5%) riesce a compensare la contrazione delle vendite nel mercato tedesco con forti recuperi in Russia, Giappone, Regno Unito, Australia e Danimarca.
Il distretto delle Materie plastiche di Treviso, Vicenza, Padova registra un calo (-7%, pari a -43,3 milioni di euro), così come quello Grafico e cartario veronese (-12,6% pari a -11,7 milioni di euro). In flessione, dopo i risultati brilllanti degli ultimi anni, anche le Biciclette di Padova e Vicenza (-15,8% pari a -14,6 milioni di euro)
Tirando le fila delle diverse attività analizzate, l’analisi di Intesa San Paolo rileva che le esportazioni dei distretti veneti sono state sostenute nel primo trimestre 2023 in primis dai principali mercati di sbocco di Francia (+131,1 milioni di euro), Germania (+107,6 milioni di euro) e Stati Uniti (+48,2 milioni di euro), che insieme pesano il 37,4% del totale. Si notano crescite rilevanti inoltre in Turchia (+72,8%), hub sempre più centrale verso i mercati del Medio Oriente, e a Hong Kong (+35,7%), così come si registrano intensificazioni delle vendite in Spagna (+11%) e in Messico (+37,7%). Oltre alla Russia (-16,9%), rallentano inoltre invece anche il mercato della Cina (-9%), n particolare per i distretti delle calzature, così come quelli di Canada e Vietnam per la meccanica.