Settecento bottiglie di falso olio extravergine bloccate a Genova
La spedizione, diretta a Singapore, è stata fermata nel terminal portuale di Psa
I funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli in servizio nel terminal Psa Pra’ del porto di Genova hanno bloccato la spedizione verso Singapore di un lotto di circa 700 bottiglie, da un litro ciascuna, di olio d’oliva. Dichiarato in etichetta come extravergine, il prodotto – hanno appurato le analisi a campione effettuate dal Laboratorio Chimico di Genova di Adm così come quelle, successive, effettuate da un ente accreditato – risultava semplice olio di oliva vergine”.
La vicenda ha portato anche a una denuncia a carico del rappresentante legale della società esportatrice, con sede nel nord-Italia, per l’ipotesi di reato di frode in commercio, ai sensi dell’articolo 515 del Codice Penale.
In base al Regolamento UE n.2014 del 2022, ricorda in una nota l’Agenzia Dogane e Monopoli, si può definire come olio di oliva extra-vergine solo l’olio di oliva vergine con caratteristiche organolettiche superiori, privo di difetti, con acidità libera, espressa in acido oleico, che non superi gli 0,8 grammi per 100 g (≤ 0,8%). Tuttavia sono considerati difetti dell’olio extravergine di oliva, tra gli altri anche il sentore sgradevole, caratteristico dell’olio ottenuto da olive ammassate che hanno sofferto un avanzato grado di fermentazione o conservate in condizioni sbagliate di stoccaggio prima di essere sottoposte al processo di estrazione, così come il sentore estremamente sgradevole frutto di reazioni fermentative a carico di depositi di piccole impurità e sedimenti organici che restano nel prodotto quando questo non viene filtrato o decantato in modo adeguato e rimane per lungo tempo a contatto con i residui.