Gottardo: tunnel stradale riaperto entro il fine settimana
Domenica scorsa la caduta di alcune parti di calcestruzzo ha portato le autorità a chiudere al traffico l’infrastruttura
Non c’è pace sull’asse del Gottardo. Dopo lo svio dello scorso 10 agosto sulla galleria ferroviaria (tuttora chiusa nella sua canna ovest), a un mese di distanza ovvero domenica 10 settembre a essere bloccato al traffico è stato il tunnel stradale. Il motivo è un danneggiamento della soletta intermedia della galleria causato da un difetto tecnico, con la caduta di alcune parti superficiali di calcestruzzo sulla carreggiata. I lavori per il ripristino sono iniziati a breve con la messa in sicurezza della galleria e successivamente la rimozione della soletta difettosa. L’intervento previsto comprende anche la sostituzione della parte danneggiata con una struttura in acciaio. Ancora da stabilire le cause del danneggiamento, che per l’ufficio dei trasporti svizzero potrebbero trovarsi però nella “ridistribuzione tensionale nell’ammasso roccioso” riconducibile a sua volta a “diverse possibilità: spostamenti nel massiccio, influenze tettoniche o anche lavori nella montagna”. L’ufficio ha ammesso che “gli interventi per la realizzazione del secondo traforo”, peraltro condotti in pate tramite esplosivi, “mettono sotto pressione il massiccio” e quindi sono già in corso “indagini approfondite per stabilire se vi siano correlazioni fra questi interventi e le presunte ridistribuzioni tensionali nell’ammasso roccioso”. In attesa dei risultati, questi lavori sono stati sospesi, mentre i veicoli sono deviati “su ampia scala sulla strada del San Bernardino (A13), sul Passo del San Gottardo e sul Sempione”. I lavori programmati per questa settimana sulla A13 e sul Sempione sono invece stati rimandati”. Nella giornata di ieri l’ufficio dei trasporti elvetico ha comunicato di continuare a ritenere possibile una riapertura al traffico dell’infrastruttura nel corso di questa settimana.
Nel frattempo, continua a operare con una sola ‘corsia’ la galleria ferroviaria di base. Sulla canna ovest, quella dove ha avuto luogo l’incidente – – ha spiegato Sbb – sono ancora presenti 8 carri (22 quelli rimossi, insieme a due locomotori), che dovranno essere smontati prima del trasferimento all’esterno perché troppo danneggiati. Il recupero avviene attraverso il portale sud, che dista circa 15 km dal luogo dell’incidente. L’azienda stima di concludere lo sgombero entro fine settembre, per poi far partire i lavori di riparazione, che come visto richiederanno alcuni mesi. Anche su questo fronte però il quadro non è ancora del tutto chiaro: sebbene per il ripristino dell’operatività dell’infrastruttura saranno necessari alcuni mesi, il gruppo ha detto di non essere “ancora in grado di fornire indicazioni sull’entità dei danni”.
Come già visto, l’incidente sta portando gli operatori a ricorrere a vie alternative e le imprese ferroviarie a riorganizzare i servizi. A quelle che già avevano apportato variazioni alla propria programmazione si è aggiunta ora anche RailCargo che ha annunciato l’avvio di un collegamento tra Verona (precisamente dal terminal di Sommacampagna-Sona) e Wuppertal (al terminal Duss), nella Ruhr. Il treno, spiega l’azienda, è adatto a container da 20, 30, 40 e 45 piedi, nonché a casse mobili da 25 e 45 piedi e rimorchi con gru. Ad oggi, spiega l’azienda, è operato con tre circolazioni a settimana ma “se la domanda aumenta, sussiste la possibilità di aumentare ulteriormente il numero di viaggi di andata e ritorno”.