Forte calo dell’export italiano a luglio (-7,7% in valore su base annua)
Flessione del 19,4% invece per l’import, che per la sola area Ue risula in declino del 31,8%
Nel luglio 2023 le esportazioni italiane hanno vissuto un calo su base annua del 7,7% in termini monetari e dell’11,6% in volume. Lo rivela Istat, evidenziando che la contrazione in valore riguarda sia l’area Ue (-8,7%) sia quella extra-Ue (-6,7%). L’import registra invece una flessione tendenziale del 19,4% in valore, che cresce al -31,8% per l’area extra Ue (in quella Ue è del -5,7%).
Tra i settori che contribuiscono maggiormente al calo si segnalano quello di coke e prodotti petroliferi raffinati (-60,2%), articoli farmaceutici, chimico-medicali e botanici (-23,0%), metalli e prodotti in metallo (-13,9%), prodotti chimici (-15,0%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (-10,7%). Crescono invece le esportazioni di autoveicoli (+31,1%) e macchinari e apparecchi non classificati altrove (n.c.a.) (+5,8%). Dal punto di vista geografico, il declino dell’export si deve a un forte calo delle vendite in Belgio (-52,3%), Stati Uniti (-14%), Germania (-5,8%) e Cina (-14,5%), mentre si notano aumenti verso i paesi Opec (+20,1%) e in direzione della Turchia (+11,3%).
Dal lato congiunturale, Istat stima per luglio una flessione del 4,7% delle importazioni e del’1,8% per le esportazioni, quest’ultima per cali simili verso l’area Ue (-1,5%) ed extra-Ue (-2,2%). Considerando l’intero trimestre maggio-luglio 2023, l’export si riduce del 2,5% (e l’import del 4,1%) rispetto al precedente.
Guardando infine ai primi sette mesi del 2023, l’export risulta ancora in crescita (del 2,3%) sull’analogo periodo dello scorso anno, grazie alle maggiori vendite di macchinari e apparecchi n.c.a. (+11,2%), autoveicoli (+26,6%), prodotti alimentari, bevande e tabacco e articoli farmaceutici, chimico-medicali e botanici (per entrambi +7,8%).