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Trasporti

Treni merci: la maggioranza della spagnola Renfe Mercancias andrà a Msc

Il gruppo armatoriale controllato da Ganluigi Aponte prosegue il progressivo piano d’integrazione verticale dal trasporto via mare a quello terrestre

di Redazione SUPPLY CHAIN ITALY
25 Settembre 2023
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L’impresa ferroviaria spagnola Renfe, fino ad oggi interamente in mano pubblica, ha scelto Msc come socio per il rilancio della controllata Renfe Mercancías, braccio operativo dedicato al trasporto merci di cui verrà trasferito al gruppo della faniglia Aponte almeno il 50% del capitale e il controllo della gestione.

Con questa operazione l’operatore ferroviario spagnolo ‘si libera’ di un’attività che negli ultimi anni aveva accumulato perdite ed era arrivata al limite della sostenibilità dal punto di vista finanziario (38 milioni di perdita nel 2022 che si aggiungono a un rosso di 64 milioni nel 2021 solo per citare gli ultimi due esercizi). Per Msc si tratta di un altro significativo passo in avanti nella strategia, riconfermata ancora a inizio settembre a Trieste dal presidente Diego Aponte, di trasformare la più grande compagnia di navigazione al mondo nel trasporto container in un operatore logistico sempre più integrato verticalemente e con una posizione sempre maggiore nel business del trasporto merci su ferro.

Renfe ha fatto il primo passo decisivo in questa direzione oggi nel proprio Consiglio di Amministrazione, in attesa che la proposta venga approvata dalla Commissione Governativa Delegata agli Affari Economici e, successivamente, dal Consiglio dei Ministri. Nel frattempo Renfe e Medlog (società parte di Msc) inizieranno il processo di due diligence e di revisione degli asset inclusi nella vendita.

L’operazione, il cui importo non è stato reso noto ma che fonti vicine a Renfe valutano in meno di 200 milioni di euro, non è ancora conclusa e alcuni dettagli dovranno ancora essere definiti. Uno dei più importanti è come sarà strutturata la nuova Renfe Mercancias. Attualmente le opzioni sul tavolo sembrano essere quella della creazione di una joint venture o il trasferimento degli asset di Renfe Mercancías a una società esistente. In ogni caso la società pubblica cesserà di avere il controllo e passerà il testimone al nuovo azionista, nella speranza che sia in grado di assumere il controllo della società e ripoprtare in utile il business.

Renfe manterrà il controllo sul traffico militare e su ciò che riguarda la sicurezza nazionale, anche se questa operazione significa a tutti gli effetti una privatizzazione della società che dal 2015 compete nel libero mercato a seguito della liberalizzazione del settore. Non a caso la società presieduta da Raül Blanco ha voluto rassicurare la forza lavoro con un messaggio tranquillizzante dopo che diversi sindacati avevano espresso la loro preoccupazione a questa ipotesidi cessione prima dell’estate. In una nota Renfe assicura che “il progetto prevede di offrire garanzie occupazionali al 100% dei lavoratori di Renfe Mercancías, sia aderendo al nuovo progetto sia in Renfe, senza alcun tipo di pregiudizio”.

Il processo di scelta del nuovo partner da parte di Renfe è durata un anno. Nelle prime fasi la società ha ricevuto fino a trenta manifestzioni d’interesse, anche se poi la lista si è ridotta a soli tre candidati: Msc, la compagnia francese Cma Cgm e la danese Maersk. In Spagna Msc è già attiva da alcunianni con le filiali locali di Medlog e di Medway.

Renfe Mercancías è il primo operatore di trasporto merci sui binari spagnoli, davanti a Captrain (Sncf), Continental Rail e Transfesa.

Per ciò che riguarda invece l’Italia, la shipping line svizzera ha recentemente fatto sapere che nel 2022 ha movimentato nel Belpaese 1,8 milioni di Teu con 19 porti serviti, per 773.000 Teu trasportati via camion e via ferrovia con 115 coppie di treni settimanali.

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