A Gorizia Adriafer inaugura l’officina di riparazione e Vtg presenta lo Steel Train
La nuova officina soddisferà le esigenze crescenti del settore ferroviario del Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Austria mentre il nuovo vagone specializzato per il trasporto dell’acciaio aiuterà a spostare questo tipo di traffico dalla strada alla ferrovia
Un doppio evento si è tenuto oggi presso l’Interporto di Gorizia grazie ad una intesa tra l’Authority giuliana, attraverso la sua società controllata Adriafer, e Vtg Europe Italy, azienda di noleggio e logistica con casa madre ad Amburgo e una forte attenzione al mercato italiano.
Il primo evento – informa l’ente portuale – ha riguardato l’inaugurazione di “Ready wagon”, l’officina per la riparazione di carri ferroviari all’interno dell’interporto goriziano (Sdag). Realizzata da Adriafer Rail Services (Ars) e resa possibile anche grazie ad un accordo con l’interporto isontino e la stessa Vtg, la nuova struttura è stata creata proprio per soddisfare le crescenti esigenze del settore ferroviario del Friuli Venezia Giulia, offrendo soluzioni logistiche e servizi di manutenzione avanzati e all’avanguardia anche per clienti d’oltreconfine (Slovenia e Austria).
L’impianto comprende 20.000 mq di piazzali operativi, un magazzino raccordato coperto di 3.000 mq coperti, dotato di apparato di trattamento dell’aria e di carroponte di 25 tonnellate, e 5 aste di binario della lunghezza complessiva di 1.575 metri. Sono inoltre possibili ulteriori sviluppi con la realizzazione della “lunetta” per bypassare la stazione di Gorizia e arrivare presso il raccordo direttamente con treni a trazione elettrica. Un ulteriore sviluppo sarà poi consentito dall’allargamento dei piazzali operativi su aree adiacenti, che permetteranno anche un’attività terminalistica.
“Nello sviluppo complessivo delle attività collegate alla ferrovia, il tema della manutenzione dei carri è elemento fondamentale, perché da una parte crea valore e dall’altra rafforza la competitività del nostro sistema. I treni, infatti, prediligono nodi logistici in grado di offrire servizi a 360 gradi e noi puntiamo da sempre ad un approccio total quality” ha sottolineato Zeno D’Agostino, presidente dei porti di Trieste e Monfalcone, intervenuto all’evento.
Adriafer, nel corso del 2022, ha fondato la società controllata Adriafer Rail Services, per raggruppare servizi ancillari alla trazione ed alla manovra. Tra questi spicca proprio il servizio di manutenzione carri a Gorizia, per il quale la newco ha chiuso nel 2022 un accordo con l’Interporto di Gorizia e Vtg, dando vita alla prima officina autorizzata presso il terminal ferroviario di Sdag. Il valore della produzione di Ars atteso per il 2023 sarà di circa 3 milioni di euro, un risultato importante per una startup nata solo un anno fa.
Maurizio Cociancich, amministratore delegato di Adriafer ha detto: “Questa operazione mira ad aumentare la competitività dell’intero sistema logistico regionale partendo dalle necessità specifiche dei porti di Trieste e Monfalcone. Ars è riuscita a portare un’attività logistico-industriale, e quindi lavoro, in un’area finora sottoutilizzata del territorio regionale. Questo è solo l’inizio della rinascita intermodale di Gorizia”
Nell’occasione è stato presentato anche lo Steel Train di Vtg, rivoluzionario carro ferroviario progettato per il trasporto dell’acciaio su rotaia che aiuterà a ridurre le emissioni di Co2 dell’industria siderurgica spostando tonnellate di merce dalla strada alla ferrovia. Oggi – informa l’AdSP giuliana – su 1.6 milioni di tonnellate di acciaio prodotte in Italia la maggior parte viaggia ancora su strada ed è responsabile del 10% delle emissioni inquinanti.
“Questo mercato – ha dichiarato Guido Gazzola, responsabile di Vtg Europe Italy – ha un ruolo importante nell’economia del nostro Paese, ancora fortemente manifatturiero. Steel Train potrà offrire all’industria siderurgica i grandi vantaggi della capacità ferroviaria, modalità di trasporto più sostenibile che può essere maggiormente integrata nella logistica delle aziende che operano tra la produzione e il trasporto dell’acciaio. In pochi anni contiamo di aiutare le aziende a ridurre sia traffico su strada (-100 mila tir) che Co2 (-20 mila tonn)”.
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