Di Farco internalizza 150 addetti della sede di Piacenza
I lavoratori lavoravano nella logistica per Adidas, in procinto di spostare le operazioni nel nuovo maxi-polo di Mantova
Svolta positiva per i lavoratori di Di Farco di Piacenza. Impiegati inizialmente per le attività di Adidas, gli addetti della società logistica avevano temuto di perdere il lavoro dopo l’annuncio della casa di abbigliamento sportivo di voler trasferire le operazioni nel nuovo maxi-polo altamente automatizzato di Mantova, assegnato in gestione a Kuehne Nagel. Nei mesi scorsi la vertenza tra le varie parti datoriali (Di Farco, Adidas, Kuehne Nagel ma anche la società Mm Operations, fornitrice di manodopera) e 200 lavoratori era già arrivata a una conclusione sostanzialmente positiva. Perno dell’intesa era l’impegno a portare nel polo piacentino nuovi clienti già prima dell’addio di Adidas, previsto per il 30 giugno del 2024. In aggiunta si stabiliva che nel caso in cui non fosse stato possibile mantenere la piena occupazione di tutti gli addetti, ai lavoratori sarebbero state fornite “altre opportunità”, tra cui indennizzi per gli spostamenti e, in caso di mancato ricollocamento, “incentivi all’esodo”.
Ora un nuovo passaggio, che è stato descritto come molto soddisfacente dalla Filt Cgil di Piacenza. In linea con l’impegno già preso, Di Farco ha internalizzato (non direttamente, ma attraverso Cd Emilia, sua controllata al 100%) i 150 lavoratori dell’impianto. Contestualmente è stato fissato un aumento dei buoni pasto a 8 euro al giorno, a fronte di almeno quattro ore di lavoro.
“Dopo anni e anni di appalti e lavoro precario, oggi, finalmente, la società Di Farco internalizza con una sua società, la Cd Emilia controllata al 100%, tutti i 150 dipendenti di via Strinati” ha commentato la Filt Cgil, che poi ha aggiunto: “L’azienda ha dimostrato che, nonostante la dipartita di Adidas, crede ancora nel territorio internalizzando tutti i lavoratori e lavorando per portare altri clienti per rimpiazzare Adidas”.
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