L’Agenzia delle Dogane sventa un contrabbando di 3 tonnellate di prodotti cosmetici a Piacenza
Un terzo del quantitativo di merce del camion proveniente dalla Serbia in regime di ‘transito comune’ non risultava da alcuna comunicazione o documento T1 e non era dichiarata ai fini dell’importazione
Un ingente quantitativo di prodotti cosmetici e per la cura della persona è stato sequestrato dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in servizio presso l’Ufficio di Piacenza, durante le attività di controllo delle merci di provenienza estera destinate al mercato unionale.
La merce – comunica con una nota l’agenzia – era contenuta all’interno di un camion proveniente dalla Serbia, si trovava in regime di “transito comune”, scortata dal documento T1 emesso al confine croato.
Qualcosa ha insospettito i funzionari Adm che hanno riscontrato una anomalia nella documentazione commerciale emessa a scorta della spedizione e hanno operato una verifica ispettiva del carico, importato da parte di una società operante nel settore della cosmesi.
Dal controllo approfondito è emerso che circa un terzo dell’intero quantitativo di merce trasportata era totalmente “in nero”: non risultante né dalla documentazione commerciale né da documento T1 emesso in Croazia, non dichiarata ai fini dell’importazione e, quindi, in posizione di contrabbando intra ispettivo, essendo destinata a essere immessa in consumo in evasione del pagamento dei diritti di confine.
La merce, costituita da circa 3 tonnellate (pari a 77 colli) di varie tipologie di contenitori per prodotti cosmetici e per la cura della persona, del controvalore stimato al dettaglio di circa 10.000 euro, è stata assoggettata a sequestro probatorio d’iniziativa.
I soggetti, in stato di libertà, sono stati segnalati alla locale Autorità Giudiziaria in quanto ritenuti responsabili per i reati di falso in atto pubblico, contrabbando aggravato ed evasione Iva all’importazione.
I funzionari Adm svolgono i propri controlli sulla base di un’attenta analisi dei rischi preventiva operata sia in sede locale sia, in sede nazionale – sottolinea la nota -. L’analisi viene effettuata per il tramite del Circuito Doganale di Controllo gestito, a livello informatico, attraverso l’incrocio delle centinaia di dati presenti all’interno delle dichiarazioni doganali e delle altre banche dati gestiti da ADM o alle quali essa ha accesso.
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