Msc ha annunciato di aver rilevato il 50% di Italo
Nel 2022 il gruppo svizzero ha accumulato ricavi per 86 miliardi di euro
Confermando i rumors emersi nei giorni scorsi, Msc ha annunciato oggi di avere siglato un accordo vincolante per l’acquisizione di una quota “di circa il 50%” di Italo – Nuovo Trasporto Viaggiatori Spa, operatore ferroviario di treni ad alta velocità fondato nel 2012 da Luca Cordero di Montezemolo, Giuseppe Sciarrone, Gianni Punzo e Diego Della Valle.
L’operazione vede come controparte Global Infrastructure Partners, che ne deteneva il 72,6% e che continuerà ad avere, si legge nella nota, “l’altra quota di circa il 50% […] con alcune entità del Gruppo Allianz e fondi gestiti da Allianz Capital Partners oltre ad altri co-investitori”. La governance, prosegue la comunicazione, sarà “congiunta”. Secondo quanto riportato nei giorni scorsi da Il Messaggero, la definizione della quota in via di cessione era uno dei nodi rimasti da sciogliere fino all’ultimo per via di motivi legati al via libera antitrust.
“Questo accordo dimostra il nostro impegno di lunga data per l’Italia e il sostegno al trasporto ferroviario passeggeri ad alta velocità nel paese”, ha affermato il presidente di Msc Diego Aponte, che parlando del “potenziale di Italo per rafforzare ulteriormente la connettività ferroviaria in tutta Italia”, ha aggiunto che l’accordo è allineato all’obiettivo del gruppo di “sviluppare ulteriormente modalità di trasporto sostenibili, sia per i passeggeri che per le merci”, raggiungendo anche “località che oggi non possono accedere al servizio”.
Il completamento dell’operazione, prosegue la comunicazione del gruppo ginevrino, è “soggetto al soddisfacimento delle consuete condizioni, tra cui l’ottenimento delle autorizzazioni regolamentari e di concorrenza nelle giurisdizioni interessate”. Secondo varie testate il closing dovrebbe arrivare entro la fine dell’anno. Nel suo annuncio, Msc non ha reso noti i termini economici dell’accordo ma secondo le indiscrezioni riportate da vari giornali il valore dell’operazione dovrebbe aggirarsi sui 4 miliardi di euro (3,2-3,3 miliardi di equity value e 900 milioni di debiti in particolare, secondo Il Messaggero). A rendere possibile anche questa ennesima operazione per il gruppo fondato da Gianluigi Aponte sono evidentemente i risultati conseguiti negli anni scorsi grazie in particolare al segmento del trasporto container. La stessa testata romana ha svelato oggi quelli che sarebbero gli impressionanti numeri relativi alla performance del 2022, peraltro in marcato miglioramento su quelli dell’esercizio precedente: ricavi a 86,4 miliardi di euro (69 nel 2021), Ebitda a 42,3 miliardi (contro 40 l’anno precedente), utili netti a 36,2 miliardi. Nemmeno sono stati rivelati dettagli rispetto alla gestione della società, ma – sempre secondo Il Messaggero- questa dovrebbe vedere Luca Cordero di Montezemolo nel ruolo di presidente esecutivo, con Giambattista La Rocca nel ruolo di Ad.
Italo, uno dei principali operatori privati europei di treni ad alta velocità, dal suo debutto nel 2012, oggi gestisce una flotta di 51 treni elettrici, collegando 51 città in tutta Italia e servendo circa 20 milioni di passeggeri all’anno.
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