Msc la spunta su Sofi Paper di fronte alla Federal Maritime Comission
L’azienda statunitense contestava l’applicazione di un congestion surcharge da 1.000 dollari da parte del vettore marittimo elvetico
La Federal Maritime Commission ha deciso di archiviare la procedura avviata a carico di Msc da Sofi Paper Products, una azienda statunitense che commercializza prodotti in carta come cannucce e bicchieri di carta. La vicenda ruotava attorno alla applicazione di un congestion surcharge del valore di 1.000 dollari, precisamente applicato al Nvocc dei cui servizi la società si era avvalsa.
Nei suoi pronunciamenti iniziali la Fmc – nell’ambito dei poteri che le sono stati attribuiti dalla Ocean Shipping Reform Act, la riforma voluta dal presidente Joe Biden per conferire alla stessa Commissione maggiore autorità e capacità di regolamentazione su determinate pratiche – aveva stabilito che Msc avesse fatturato il supplemento senza giustificarne la ragione e quindi aveva al carrier di fornire spiegazioni al riguardo. Msc si è difesa sostenendo che la Commissione non avesse l’autorità per contestare l’importo del surcharge e di contro di non avere “alcun obbligo legale nel giustificarla”, aggiungendo che “se la sovrattassa si fosse chiamata peak season surcharge o general rate increase, è altamente improbabile che questo procedimento sarebbe stato avviato”, per poi sottolineare che nell’applicazione della tassa “non c’è alcun problema di chiarezza”, dato che questa “si applica a tutte le merci soggette” e in questo “non c’è nulla di ambiguo o poco chiaro”.
La Fmc, decidendo di archiviare il caso, ha concluso che i dati non erano sufficienti per stabilire che si fosse verificata una violazione dell’Ocean Shipping Reform Act. Nonostante il suo limitato impatto economico, la sentenza è ritenuta importante perché – aveva spiegato a Loadstar il presidente della Fmc, Daniel Maffei – stabilisce un precedente. Da rilevare che nelle sue conclusioni il provvedimento include anche il parere del Commissario Louis E. Sola, che pur dicendosi d’accordo con il pronunciamneto, sottolinea come sia “imperativo considerare le molteplici preoccupazioni relative ai sovrapprezzi, applicati in diversi settori”. La loro “frequenza crescente” – ha aggiunto – è “un problema dobbiamo essere pronti ad affrontare” in modo da far sì che queste fee “servano i migliori interessi del settore del trasporto marittimo”.
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