Buon andamento dell’export dei distretti umbri nel primo semestre 2023 (+11,3%)
Ottime le performance della maglieria e abbigliamento di Perugia (+27,3%), mentre perde quota l’olio
Sono molto buone le prestazioni dell’export dei distretti umbri nella prima metà del 2023. Il semestre – ha evidenziato la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, che ha presentato questi dati nel corso di un convegno che si è svolto oggi a Perugia – si è chiuso infatti con vendite estere superiori ai 500 milioni, un risultato che mostra una crescita dell’11,3% sull’analogo periodo del 2022, maturata principalmente nei primi tre mesi dell’anno e proseguita su livelli inferiori nel secondo.
In particolare il distretto della Maglieria e abbigliamento di Perugia si conferma il più rilevante con 336 milioni di euro di esportazioni, in crescita del 27,2% rispetto ai primi sei mesi 2022 e in buona tenuta anche durante il secondo trimestre, dopo l’ottimo avvio nel primo trimestre. Il primo mercato estero è quello degli Usa, peraltro ancora in crescita del 29% nel periodo dopo il boom (+60%) segnato nel primo semestre 2022. Bene anche Francia e Germania, mentre la Cina registta vendite in linea con il 2022, anno che però era stato contraddistinto da un incremento del 57%.
In calo invece il distretto dell’Olio umbro, che con vendite estere per 119 milioni subisce un calo di 15,6 milioni rispetto al periodo gennaio-giugno 2022. A pesare sono i cali sui mercati di Francia, Repubblica di Corea e Taiwan, solo in parte compensate dagli incrementi verso Nord America e Spagna.
Dopo una sostanziale stabilità nel primo trimestre, il distretto del Mobile dell’Alta valle del Tevere, mostra un ritardo marcato nel periodo aprile-giugno, realizzando nei primi sei mesi 47,4 milioni di euro di esportazioni. Il calo è in primis dei principali mercati di destinazione, ovvero Francia (-10%), Germania (-16%) e Stati Uniti (-31%), ed è compensato solo in parte dalle vendite verso destinazioni minori quali Israele, Paesi Bassi e la Repubblica di Corea.
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