Ancora un maxi-sequestro preventivo nella logistica: sotto accusa la barese Soa
La società accusata di somministrazione irregolare di manodopera tramite tre false coop
La Guardia di Finanza di Bari ha eseguito un sequestro preventivo su somme pari a 60 milioni di euro nei confronti di un consorzio che effettua “servizi logistici relativi alla distribuzione delle merci” e su tre società cooperative attive nello stesso ambito.
Secondo alcune testate locali, tra cui l’edizione di Repubblica di Bari, le realtà in questione sarebbero la Scarl Soa (cui sarebbero stati ‘fermati’ 38,5 milioni di euro) e le coop Mida (5,9 milioni), Lexlab (3,5 milioni) e Agon (3,8 milioni). Sono inoltre indagati a piede libero l’amministratore della Soa, Oronzo Angiulli, considerato dalla Procura anche amministratore di fatto delle cooperative, e i rappresentanti legali delle stesse.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Soa, appaltatrice di servizi di logistica per alcuni marchi della Gdo, avrebbe subappaltato le stesse attività alle cooperative, che avrebbero agito come serbatoi di manodopera risultando però di fatto sotto il diretto controllo della stessa Soa. I fatti risalgono agli anni compresi tra 2016 e 2021. Alle aziende coinvolte e ai loro responsabili sono quindi contestati reati quali dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e omesso versamento dell’Iva. La cifra di 60 milioni di euro equivale quindi ai profitti illeciti frutto di queste attività.
Come spiegato dal Gip Giuseppe Montemurro, che ha firmato il decreto di sequestro, le cooperative coinvolte nella vicenda sono state “costituite e strumentalmente utilizzate come ‘bad companies’, sulle quali far confluire ingenti debiti Iva”. Commentando l’indagine il procuratore di Bari, Roberto Rossi, ha evidenziato come l’utilizzo di questi meccanismi fraudolenti “a livello nazionale comporta 10 miliardi di euro di evasione”.
In seguito alla pubblicazione della notizia, Soa ha diffuso una nota per segnalare che “proseguirà nella sua quotidiana attività aziendale, continuando a collaborare con gli organi competenti per rappresentare la regolarità e legittimità dei rapporti intercorsi tra la consortile e le consorziate”. Soa Scarl – che con le consorizate, aggiunto, impiega circa 2.500 addetti, pari a circa 10mila considerando l’indotto – farà “tutto il possibile per continuare a garantire i posti di lavoro esprimendo totale fiducia nelle autorità”.
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