Export di caffè italiano raddoppiato in 10 anni
Le vendite estere (+7% nel 2022) sono trainate in particolare dalla domanda di espresso
Continua a essere molto vivace l’industria italiana del caffè, che pur tra le difficoltà date dal contesto economico e politico internazionale, nel 2022 ha generato un giro d’affari di 5 miliardi di euro, di cui 2,2 dalle esportazioni, con un buon recupero, sebbene non completo, del calo riscontrato con la pandemia. Lo ha evidenziato l’Annuario del Caffè 2023 Coffitalia di Beverfood che, basandosi in particolare su dati di dell’Unione Italiana Food-Caffè, ha confermato che lo scorso anno l’Italia è stata il terzo paese al mondo per l’importazione di caffè verde (dopo Usa e Germania) e il secondo della Ue per export, dopo la Germania.
Per quel che riguarda innanzitutto le vendite estere, queste in volume sono state pari a 373,4 milioni di kg, ovvero 5,8 milioni di sacchi, in aumento del 7% sui 348,8 milioni di kg dell’anno prima (nel 2020 si erano fermate a 309, 1 milioni). Si tratta di un valore più che doppio rispetto a quello di circa un decennio prima, considerando che nel 2011 le esportazioni italiane di caffè erano pari a 160,7 milioni (a 178,6 milioni nel 2012), e che mostra come sia appunto l’export “il vero volano di crescita dell’industria italiana del caffè, dal momento che il volume dei consumi interni appare stagnante”.
Le vendite estere sono rappresentate per il 94% (354 milioni di kg) da caffè tostato (normale e marginalmente decaffeinato), mentre la parte residua comprende alcune ri-esportazioni di caffè verde e alcune preparazioni varie di caffè. Secondo l’annuario, inoltre, le esportazioni italiane di prodotto torrefatto sono destinate prevalentemente ad alimentare la crescita della domanda internazionale di caffè espresso. Tra i paesi destinatari, pesano quelli della Ue occidentale, che insieme assorbono oltre il 60%. Tra quelli extra Ue quote significative sono quelle di Regno Unito, Usa, Australia, Russia e Canada.
Importante però nella industria è anche l’importazione, che nel 2022 ha superato i 724 milioni di kg (+9%). Anche in questo caso si nota una netta progressione, considerato che queste erano di 610,3 milioni di kg nel 2020 (anche se nel 2019 la quota era di 657,5 milioni) . In valore l’import è stato pari a circa 2 miliardi di euro. Per il 93% la quota è costituita da caffè verde importato dai vari paesi produttori, che rappresenta il volume disponibile per la trasformazione da parte italiana. Il resto delle importazioni riguarda caffè tostato, per lo più solubile e macinato in capsule, proveniente soprattutto dagli stabilimenti svizzeri di Nestlé-Nespresso, e, in termini più marginali, preparazioni varie a base di caffè. Oltre l’80% dell’import di caffè verde proviene da soli cinque paesi produttori: Brasile (30%), Vietnam (22%), Uganda (16%), India (10%) e Indonesia (3%).
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