Illibato (Lucart): “A inizio 2025 l’avvio del nostro raccordo ferroviario a Castelnuovo Garfagnana”
L’azienda punta a togliere dalla strada ogni anno 1.500 camion impegnati nel trasporto di cellulosa
Castellanza (Varese) – L’approntamento – o, meglio, il recupero – del raccordo ferroviario tra lo stabilimento Lucart di Castelnuovo Garfagnana e lo scalo merci Rfi dello stesso comune (protagonista, quest’ultimo, di un potenziamento infrastrutturale avviato nel concreto lo scorso anno) permetterà di togliere dalla strada “circa 1.500 camion ogni anno”.
A spiegare più nel dettaglio potenzialità e tempi del progetto a SUPPLY CHAIN ITALY è stato Giovanni Illibato, chief supply chain officer dell’azienda lucchese, a margine del convegno ‘Green Logistics: dal dire al fare’, organizzato dalla Liuc di Castellanza.
L’attivazione dell’infrastruttura, ha illustrato il manager, agevolerà in particolare gli approvvigionamenti di cellulosa in arrivo al porto di Livorno e trasportati ad oggi, nell’ultima tratta verso l’impianto via strada, mentre in uscita, ovvero per la distribuzione del prodotto finito verso i magazzini dell’azienda nell’Italia meridionale, l’azienda stima che il traffico stradale risparmiato sarà di “circa un migliaio di camion”.
“Sono circa dieci anni che lavoro a questo progetto, per il quale nel 2019 – unici privati insieme a Mygra, altra azienda dell’area – abbiamo siglato il relativo accordo di programma insieme alle istituzioni del territorio”. Per riattivare il raccordo, dismesso circa 20 anni fa, ha ricordato Illibato, Lucart investirà “circa 700mila euro, dotandosi ovviamente anche dell’equipment necessario tra cui evidentemente anche un locotrattore.
“Noi saremmo stati pronti da tempo, ma la burocrazia ha poi fermato tutto. Questa settimana però abbiamo fatto ripartire la progettazione esecutiva”. Quanto ai tempi per l’entrata in operatività del raccordo, “l’apertura è al momento prevista da Rfi per il 2024, ma è probabile che questa arriverà all’inizio del 2025”.
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