Export italiano nella Ue in calo ad agosto (-3,7%)
Le importazioni dalla stessa area registrano invece una flessione del 6,6%
L’Istat ha diffuso i dati relativi agli scambi commerciali tra Italia ed estero nello scorso agosto. A saltare all’occhio innanzitutto è come le esportazioni tra i paesi della Ue nel mese siano calate in valore del 3,7% in termini tendenziali, a fronte di un aumento delle vendite extra Ue dell’8,9%. Nel complesso, le esportazioni italiane nel mese risultano in crescita su base annua del 2,5% in valore e del 3,4% in volume.
Tra i settori che contribuiscono maggiormente alla crescita tendenziale dell’export, l’Istat segnala quello dei mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+55,4%), quello di macchinari e apparecchi non classificati altrove (n.c.a.) (+11,8%), di prodotti alimentari, bevande e tabacco (+6,3%) e di autoveicoli (+18,5%). Flettono invece, su base annua, le esportazioni di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-11,1%), di sostanze e prodotti chimici (-12,9%) e di coke e prodotti petroliferi raffinati (-8,0%).
Dal punto di vista geografico, a fornire i maggiori contributi all’aumento dell’export sono nell’ordine gli Stati Uniti (+34,0%), i paesi Opec (+14,7%) e la Svizzera (+8,0%), mentre si riducono le esportazioni verso Germania (-3,9%), Regno Unito (-8,7%) e Francia (-4,1%).
Le importazioni dai paesi Ue, si legge ancora nel report dell’Istat, registrano di contro una flessione (-6,6%), più contenuta rispetto a quella dell’area extra Ue (-32,6%). Nell’insieme, l’import su base annua ad agosto mostra un calo del 20,9% in valore e del 2,3% in volume.
Su base congiunturale, ad agosto si stima invece una crescita congiunturale per entrambi i flussi, ma più intensa per le esportazioni (+5,1%) che per le importazioni (+3,8%). L’aumento su base mensile dell’export in particolare è frutto di incrementi verso entrambe le aree, ovvero Ue (+3,5%) ed extra-Ue (+6,9%), ed è dovuto soprattutto alle maggiori esportazioni di energia, beni di consumo non durevoli e beni strumentali (tra cui “mezzi di navigazione marittima”).
Guardando infine ai primi 8 mesi nell’anno, Istat registra una crescita tendenziale dell’export del 2,3%, cui contribuiscono in particolare le maggiori vendite di macchinari e apparecchi n.c.a. (+11,2%), autoveicoli (+26,0%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+7,6%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+10,1%) e articoli farmaceutici, chimico-medicali e botanici (+7,3%).
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