Il meccanismo con cui agiva questa rete criminale era quello piuttosto consueto dell’acquisto in nero della merce da conducenti di autocarri o corrieri corrotti e la creazione di diverse società fantasma per l’emissione di fatture per operazioni inesistenti. In seguito le pedane venivano rivendute legalmente da società appartenenti al sodalizio realmente operative.
Gli accertamenti condotti dalla Guardia di Finanza – si apprende – hanno portato alla denuncia di quattro presunti colpevoli, i quali sarebbero accusati di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti e di emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.
La società inoltre è stata anche sottoposta a un’ispezione in materia di tutela della spesa pubblica dalla quale è emerso che tre dei quattro esponenti denunciati, sarebbero colpevoli di indebita percezione di erogazioni pubbliche perché avrebbero recepito, pur non potendo beneficiarne, i finanziamenti dallo Stato per contrastare i danni economici procurati dalla pandemia.
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