Prosegue la ripresa delle spedizioni aeree globali: +1,9% a settembre
Si tratta del secondo mese a segno più dopo 19 di flessione
Prosegue il recupero delle spedizioni aeree globali. Dopo la risalita di agosto (+1,5% anno su anno, dopo 19 mesi di flessione), anche settembre, secondo l’ultimo report di Iata, associazione che riunisce i vettori aerei a livello globale, ha portato con sé una lieve ripresa dei traffici, che si sono rivelati dell’1,9% superiori a quelli dello stesso mese del 2022.
Parallelamente è continuata anche ad aumentare la stiva disponibile sul mercato, che si è portata su livelli superiori del 12,1% a quella di un anno prima, in gran parte per effetto del ‘rientro’ della capacità belly cargo, cresciuta da sola del 31,5% rispetto al settembre 2022 con l’avvio della programmazione invernale.
Su questo sfondo, si rivelano in controtendenza i dati relativi alla sola Europa, con volumi in calo dell’1,5% rispetto a un anno prima e una capacità che mostra una crescita più contenuta (+4,7%) rispetto a quella globale. Una performance, evidenzia Iata, più debole di quella, pur negativa, di agosto (-0,6%), e dovuta a una contrazione osservata in particolare sul mercato interno, mentre nel mese sono risultati invece in espansione (+3,3%) gli scambi con l’area del Medio Oriente.
Commentando l’andamento del settore, il direttore generale ddell’associazione Willie Walsh si è lasciato finalmente andare a un lieve ottimismo, sottolineando in particolare il miglioramento osservato sul Purchasing Managers Index e sul Pmi per nuovi ordini in export, che pur risultando inferiori al valore soglia di 50, hanno mostrato entrambi segnali di ripresa (rispettivamente portandosi a quota 49,7 e 47,7). Di contro, un altro indicatore su cui l’associazione ha invitato a puntare l’attenzione è il prezzo medio del jet fuel, pari nel mese a 131 dollari per barile, ovvero il 43,1% in più rispetto a quello registrato a maggio.
F.M.
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